Pier Ferdinando Casini e l'inquietante messaggio di Putin: "Il vero motivo per cui ha salvato Assad"
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I ribelli prendono il potere in Siria, costringendo Bashar al-Assad alla fuga in Russia. A Damasco perdono un dittatore e guadagnano dei tagliagole. Finisce la dinastia degli Assad, Bashar è rimasto al potere dal 2000 al 2024. E le prospettive del paese, così come dell'impatto della nuova Siria in tutto il Medio Oriente, sono ancora tutte da comprendere e da scrivere. I presupposti, però, non sembrano essere i migliori. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Il cambio di regime ha privato Mosca del suo alleato regionale, Bashar al-Assad, consegnando la bussola del Paese nelle mani degli avversari. Da qui la decisione del Cremlino di ritirare tutte le navi russe dalla grande base siriana di Tartus, nodo strategico per la proiezione nel Mediterraneo. (QuiFinanza)
Ma per la Russia, la Siria è un inutile fardello che richiede un enorme dispendio di forze militari, politiche ed economiche, senza dare nulla in cambio». Questa doveva essere soltanto una chiacchierata sul presidente russo visto da vicino. (Corriere della Sera)
Immagini satellitari indicano che la Russia si sta preparando a lasciare le sue basi in Siria. Secondo la Cnn, che ha lanciato la notizia, le immagini raccolte da Maxar venerdì mattina non mentono: Mosca sta preparando gli aerei per evacuare il suo personale militare e civile dalle sue basi militari nel Paese medio orientale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Come sappiamo, il sostegno militare russo ad Assad durante l'offensiva delle milizie composte da diverse fazioni come l'Hts (Hayat Tahrir al-Sham), l'Sdf (Syrian Democratic Forces) e lo Sna (Syrian National Army) è stato minimo per via dell'impegno delle forze armate di Mosca nel conflitto ucraino, che sta assorbendo ingenti risorse, ma potrebbe essere stata una scelta politica. (il Giornale)
PUBBLICITÀ Il rapido crollo del regime siriano è stato una grande sorpresa anche per gli esperti che seguono l'argomento. (Euronews Italiano)
Prova a mascherare lo sgomento per il crollo rapido e totale dell’esercito siriano che per quasi dieci anni aveva protetto e sostenuto con i suoi aerei, anche ai primi di novembre nell’inutile tentativo di fermare l’ormai incontenibile offensiva dei jihadisti. (il manifesto)