Erdogan si scopre: «L’obiettivo è la Damasco»
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Recep Tayyip Erdogan, grande architetto dell’attacco dei jihadisti sunniti in Siria, ieri è uscito allo scoperto proclamando il suo pieno sostegno all’offensiva che in una settimana ha preso Aleppo e Hama e che presto potrebbe conquistare anche Homs. «Dopo Idlib, Hama e Homs l’obiettivo sarà Damasco. La marcia delle forze di opposizione va avanti. Speriamo che continui senza problemi», si è augurato presidente turco, parlando con i giornalisti a Istanbul (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Praticamente senza incontrare resistenza ma solo guidando verso sud il fronte dei ribelli guidato dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) è arrivato a Damasco. (Nicola Porro)
Il ministro degli Esteri Hakan Fidan – spia … (Limes)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è uno dei principali attori nella costruzione della nuova Siria. La Turchia non controlla direttamente i ribelli islamisti di Hayat Tahrir al-sham (Hts) che hanno conquistato Damasco in dodici giorni ma ha una notevole influenza su di essi. (Corriere della Sera)
MONDO. Il crollo del regime di Bashar al-Assad è stato troppo rapido e improvviso per poterlo già valutare appieno. È chiaro che ha molto influito la situazione di difficoltà dei suoi tre alleati principali: l’Iran a rischio guerra con Israele (e gli Usa), l’Hezbollah libanese mutilato dallo scontro con Israele, la Russia stressata dalla guerra in Ucraina. (L'Eco di Bergamo)
La Turchia è pronta a fornire aiuti militari alle nuove autorità siriane. Guler ha affermato che al nuovo governo, guidato dai ribelli islamisti che hanno rovesciato il presidente siriano Bashar al-Assad una settimana fa, dovrebbe essere data una possibilità e che la Turchia è "pronta a fornire il supporto necessario se la nuova amministrazione lo richiede". (Tuttosport)
Ankara, 10 dic. (il Dolomiti)