Autonomia differenziata, la Consulta boccia parzialmente il testo: “Incostituzionale che i LEP vengano decisi dal governo. La materia dovrà essere disciplinata dal Parlamento”
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Autonomia differenziata, la Consulta boccia parzialmente il testo: “Incostituzionale che i LEP vengano decisi dal governo. La materia dovrà essere disciplinata dal Parlamento” Di La Corte Costituzionale si è pronunciata in merito ai ricorsi presentati da alcune regioni contro la legge sull’autonomia differenziata (n. 86 del 2024). Pur ritenendo “non fondata” la questione di costituzionalità dell’intera legge, la Consulta ha dichiarato “illegittime” alcune specifiche disposizioni del testo. (Orizzonte Scuola)
Su altre testate
La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (Tiscali Notizie)
116, terzo comma, della Costituzione, che disciplina l'attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia, deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiana. (LA STAMPA Finanza)
"Abbiamo combattuto in Parlamento (prendendo anche pugni), nelle piazze a suon di firme, con la nostra governatrice Alessandra Todde, che si è vista accogliere i motivi del ricorso. Lo scrive su Facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte in un post intitolato "un importante stop all'Autonomia differenziata: l'Italia è una". (Tiscali Notizie)
In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio Comunicazione e stampa fa sapere che la Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. (Open)
Infatti, "tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti - osserva - A riprova del fatto che l'iniziativa sarda non aveva carattere pretestuoso, né era indotta da motivazioni propagandistiche ma era sinceramente animata dal proposito di contribuire al ripristino della legalità costituzionale violata". (Tiscali Notizie)
«Spetta al Parlamento», è scritto nella nota, «nell'esercizio della sua discrezionalità, colmare i vuoti derivanti dall'accoglimento di alcune delle questioni sollevate dalle ricorrenti, nel rispetto dei principi costituzionali, in modo da assicurare la piena funzionalità della legge. (L'Unione Sarda.it)