"Noi difendiamo davvero il ceto medio"
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«Siamo di fronte ad un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale. O forse la sinistra per non incorrere nell'inevitabile effetto scalino auspica l'abolizione di tutti gli interventi sui redditi medio bassi». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, interpellato dal Giornale, è molto irritato perché lo sforzo compiuto dal governo per il taglio strutturale del cuneo e per la conferma dell'Irpef a tre aliquote (nel complesso circa 17,5 miliardi sui 28,5 della manovra) è stato tartufescamente frainteso. (il Giornale)
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Ecco chi con la nuova Irpef 2025 pagherà più tasse. Le aliquote marginali passano da 4 a 7 Nonostante la riduzione del numero di aliquote legali disposta con il decreto attuativo della delega, il numero delle aliquote marginali effettive aumenta, passando da 4 a 7, e il loro andamento risulta più irregolare, con valori che raggiungono il 50% per i redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro". (- DottNet)
Nella fascia di reddito tra i 32mila e i 40mila euro si crea sostanzialmente un’aliquota marginale pari al 56%. Una percentuale enorme, di fatto la più alta di tutte, che agisce sui redditi che si collocano in quella precisa fascia. (Il Fatto Quotidiano)
La manovra del governo Meloni punta sulla riforma dell’Irpef: dall’anno prossimo, le aliquote dovrebbero diventare tre. Il meccanismo combinato di nuove aliquote e nuovi tagli del cuneo porta però al paradosso di più tasse per le fasce di reddito medio-alte che, in alcuni casi, si troverann… (La Stampa)
"Siamo di fronte ad un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale. Usa parole forti e categoriche, Giovanbattista Fazzolari, interpellato dal Giornale sull'approccio del governo ai temi fiscali su cui, nei giorni scorsi, "Repubblica" ha mosso critiche e ironie. (Secolo d'Italia)
La riapertura dei termini per il concordato fiscale, ora fissati al 12 dicembre, ha un obiettivo: ricavare un gettito aggiuntivo per ridurre l’aliquota Irpef del ceto medio. (Corriere della Sera)
Il governo Meloni, con la terza manovra, ha introdotto modifiche significative al sistema fiscale, le quali però, anziché semplificare la tassazione come inizialmente affermato, stanno generando criticità e contraddizioni, in particolare per il ceto medio. (lentepubblica.it)