Borse: settimana negativa con caro petrolio, assist da dati macro

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QuiFinanza ECONOMIA

Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno continuato a condizionare il sentiment di mercato, con i principali indici europei e statunitensi che archiviano l'intera settimana in ribasso. Anche nella giornata di venerdì il petrolio si è confermato tonico, per le ipotesi di controffensiva israeliana anche contro gli impianti petroliferi iraniani (suggerita da alcune dichiarazioni del presidente USA Joe Biden), eventualità che era sempre stata esclusa e che ha amplificato i timori per l'offerta di greggio dal Medio Oriente. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri media

Crescono i prezzi energetici Questa settimana i prezzi energetici sono tornati ai valori di inizio settembre per via dell'allargamento del conflitto in Medio Oriente e delle minacce alle infrastrutture petrolifere iraniane da parte di Usa e Israele. (QuiFinanza)

L’attacco missilistico dell’Iran su Israele del 1° ottobre ha riproposto all’attenzione del mondo intero la centralità del petrolio negli equilibri economici e politici internazionali. Il petrolio ha subito una impennata a New York dopo le improvvide dichiarazioni di Biden sul fatto che Usa-Israele all’Iran sono orientati a colpire le installazioni petrolifere di Teheran. (Contropiano)

Intesa Sanpaolo (LA STAMPA Finanza)

BORSE EUROPEE: settore energetico in crescita

La Libia riapre i rubinetti ma il Brent prosegue la corsa oltre quota 77 dollari. Si teme che Israele attacchi gli impianti petroliferi dell’Iran. (Milano Finanza)

Le quotazioni Questa mattina i futures del Brent segnano un ribasso di 28 centesimi, o dello 0,36%, a $77,77 al barile mentre i futures statunitensi del greggio West Texas Intermediate sono scivolati di 19 centesimi, pari allo 0,26%, a $74,19 al barile. (Wall Street Italia)

Nel corso della settimana, l'indice ha subito un calo di quasi il 2%, poiché gli investitori si sono mostrati cauti a causa dell'intensificarsi delle crisi nella regione mediorientale. L'indice STOXX 600, che rappresenta il mercato europeo, segna un incremento dello 0,1%. (Websim)