Venti di guerra, petrolio alle stelle

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Un rialzo del 12,8% per il prezzo del petrolio in appena tre giorni. È quanto avvenuto tra i minimi di seduta del primo ottobre e la chiusura di venerdì 4 sul Brent, il greggio di riferimento europeo. Dietro lo shock ci sono i nuovi scontri tra Iran e Israele, con i timori di allargamento del … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Le borse europee mostrano un lieve recupero, trainate dal comparto energetico, in seguito all'aumento dei prezzi del petrolio, alimentato dalle crescenti tensioni in Medio Oriente. L'indice STOXX 600, che rappresenta il mercato europeo, segna un incremento dello 0,1%. (Websim)

In ogni caso, un allargamento del conflitto rischia di pesare sulla produzione di greggio e di spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni. Il pericolo immediato è una perdita di forniture da Teheran, ma non si esclude uno scenario più estremo con l’interruzione dei flussi petroliferi attraverso lo stretto di Hormuz. (Finanzaonline)

I mercati restano alla finestra in attesa dell'eventuale risposta di Israele all'attacco subito dall'Iran. Fiacche Londra e Parigi (-0,1%) e Francoforte (-0,3%), poco mossa Madrid (+0,06%) e Milano cede lo 0,2%. (Corriere della Sera)

7 ottobre: tensione spinge petrolio, Wti a 75,4 dollari

Israele potrebbe reagire nelle prossime ore – o giorni – colpendo forse non i siti nucleari dell’Iran, non le sue infrastrutture del petrolio, ma le reti di energia che alimentano i siti nucleari stessi: non sarebbe una risposta tale da innescare un’escalation subito, ma sarebbe più dura della precedente in aprile scorso. (Corriere della Sera)

Anche nella giornata di venerdì il petrolio si è confermato tonico, per le ipotesi di controffensiva israeliana anche contro gli impianti petroliferi iraniani (suggerita da alcune dichiarazioni del presidente USA Joe Biden), eventualità che era sempre stata esclusa e che ha amplificato i timori per l'offerta di greggio dal Medio Oriente. (QuiFinanza)

. (Tiscali Notizie)