Autonomia Differenziata, De Luca esulta: "La Consulta smantella la legge Calderoli"
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A cura di Giuseppe Cozzolino Esulta Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, dopo che la Consulta ha bocciato (parzialmente) la legge sull'Autonomia Differenziata voluta dal Governo Meloni. In tarda serata è arrivato il commento del presidente della Regione Campania, da sempre tra i primi ad opporsi a questa legge: "La sentenza smantella la Legge Calderoli e difende l'unità del Paese. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie. In sintesi: il ricorso delle regioni rosse contro la legge Calderoli è poco fondato, ma la Consulta dà alcune indicazioni su come dare una "regolata" (Secolo d'Italia)
I giudici n… (la Repubblica)
E “la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde esprime piena soddisfazione perché i giudici costituzionali hanno ritenuto fondate le ragioni illustrate nel ricorso sardo”. Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)
La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (LaC news24)
In almeno 7 punti, però, non banali, i meccanismi sono incostituzionali e quindi il governo deve correggere in corsa la legge. La Corte costituzionale ha deciso sul ricorso delle quattro Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania che erano aspramente contrarie al ddl Calderoli: la legge sull’Autonomia differenziata rispetta la Costituzione e può procedere sul suo cammino. (La Stampa)
«La riforma dell’autonomia differenziata va abbandonata», anche perché ciò «che non è stato bocciato dalla Consulta risulterà inapplicabile». Gaetano Azzariti, professore ordinario di diritto costituzionale all’università La Sapienza, esperto che più volte è intervenuto sul tema, chiede alla politica di cambiare strada e pensare alla «solidarietà tra i territori». (la Repubblica)