I cent'anni di Italo Calvino: una scrittura unica e rivoluzionaria con il valore della leggerezza

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“In questa conferenza cercherò di spiegare – a me stesso e a voi – perché sono stato portato a considerare la leggerezza un valore anziché un difetto”. Eccola qui, la celebre e citatissima “leggerezza calviniana”, a cui dedica la prima delle sue Lezioni americane, uscite postume nel 1988. Sta forse proprio in questo concetto la capacità di Italo Calvino, di cui si sono celebrati quest’anno – precisamente il 15 ottobre – i cento anni dalla nascita, di tratteggiare personaggi e situazioni perfettamente sospesi tra realtà e favola, senza mai definirne un confine preciso, perché la vita è sogno e solo i grandi la capiscono così bene da riuscire a sorriderne. (Il Riformista)

La notizia riportata su altri giornali

Il francobollo, che avrà un valore pari a 2,75 euro, è designato per l’uso per la posta ordinaria del secondo scaglione di peso, fino a 50 grammi. Preroll (Culture)

In che altro modo definire un autore che scrive, nell’incipit di Se una notte d’inverno un viaggiatore, al lettore in procinto di leggere il suo romanzo: «Rilassati. (ilmessaggero.it)

Tra le case più amate di Italo Calvino ce n’era una in Toscana, dove trascorreva tutte le estati insieme alla moglie Esther Judith Singer. Un luogo stupendo che ancora oggi incanta e rapisce, la pineta di Roccamare a Castiglione della Pescaia. (Proiezioni di Borsa)

Domenica 15 ottobre 2023 Italo Calvino: cent'anni e non sentirli 📚 Enogastronomia Incontri culturali (il Tacco di Bacco)

Così la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi che ieri mattina, in una seduta aperta del Consiglio comunale alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città ad Italo Calvino conferendo al prestigioso scrittore la cittadinanza onoraria postuma, in occasione del centenario della nascita. (LA NAZIONE)

Italo Calvino avrebbe commentato come il protagonista del suo Il cavaliere inesistente e cioè che «anche ad essere s'impara». Siamo un po' tutti malati di «anniversarite». (La Gazzetta del Mezzogiorno)