Scudo penale per i soldati israeliani a Gaza. E per Bibi in Polonia

Scudo penale per i soldati israeliani a Gaza. E per Bibi in Polonia
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il manifesto ESTERI

Il governo israeliano ha varato nuove linee guida per nascondere le identità dei soldati impiegati a Gaza ed evitare che vengano perseguiti secondo le leggi internazionali. Lo fa sapere il Times of Israel, spiegando che i volti dei militari di grado inferiore a quello di generale di brigata saranno oscurati nelle interviste e i loro nomi non appariranno sui media. Indicazioni specifiche verranno comunicate affinché imparino ad evitare di essere associati a specifiche azioni compiute a Gaza (arresti, demolizioni di edifici civili, umiliazioni di detenuti, ecc. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo testimonia il caso di un riservista 21 enne di nome Yuval che ieri mattina è dovuto scappare dal Brasile, dove aveva passato il Capodanno con gli amici, per non finire davanti… (la Repubblica)

Israele ha fatto rimpatriare d’urgenza un suo cittadino dal Brasile dove era accusato di aver compiuto crimini di guerra nella Striscia di Gaza. Si tratta di uno sviluppo senza precedenti da quando è iniziato il conflitto che vede opposti lo Stato ebraico e Hamas dal 7 ottobre 2023. (Open)

Il dubbio è aperto anche perché proprio ieri un militare israeliano sotto indagine per presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza è stato costretto a fuggire in fretta e furia dal Brasile, dove era in vacanza, per giunta grazie all'intervento decisivo del ministero degli Esteri israeliano. (il Giornale)

La fondazione Hind Rajab dà la caccia a mille soldati israeliani

Cresce sempre di più il rischio per i soldati israeliani di essere arrestati all’estero dopo aver prestato servizio a Gaza. Se un soldato di qualsiasi Paese del mondo lasciasse la propria patria per recarsi altrove (per farsi una vacanza, per andare a trovare dei parenti, per ricevere delle cure o per qualsivoglia ragione una persona si recasse in uno Stato straniero) difficilmente sarebbe costretto a lasciarlo perché indagato dalla magistratura locale in quanto appartenente ad un esercito regolare che sta combattendo una guerra. (Mosaico-cem.it)

Un riservista israeliano in forza all’Idf è stato costretto a fuggire in fretta e furia dal Brasile, dove era in vacanza, dopo essere stato incriminato per presunti crimini di guerra, compiuti mentre prestava servizio a Gaza (Il Fatto Quotidiano)

A sostegno delle accuse, la Hind Rajab Foundation – intitolata alla memoria della piccola gazawi di cinque anni uccisa dall’esercito israeliano mentre, bloccata in auto, chiedeva aiuto al telefono alla sua mamma – ha raccolto oltre 8mila documenti, foto, video, rapporti forensi, registrazioni audio e post sui social media. (il manifesto)