Dopo l’annullamento delle presidenziali, in Romania proteste simboliche ai seggi
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Roma, 9 dic. – La domenica che doveva segnare l’esito delle presidenziali romene e che è coincisa con il Giorno della Costituzione per il Paese, è stata l’occasione per le dichiarazioni fortemente critiche dei due candidati al ballottaggio, Calin Georgescu e Elena Lasconi, che dopo l’annullamento del primo turno hanno auspicato che presto i romeni possano tornare a esercitare i loro diritti. Se da una parte il candidato sovranista Georgescu, su cui pendono le ombre di un finanziamento esterno della campagna, ha auspicato che si passi a breve di nuovo a un secondo turno, annullando la decisione dell’Alta Corte, dall’altro Lasconi, che ha guidato il fronte filo-Ue, ha dichiarato che si candiderà ancora anche se le elezioni dovessero essere ancora annullate. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altre fonti
Un colpo di scena dietro l’altro, una catena di eventi sempre più allarmante, con in sottofondo un’atmosfera à la “Vogliamo i colonnelli”. (Il Piccolo)
Tutti i despoti sanno che la propaganda è fondamentale per ottenere risultati, ma Vladimir Putin può vantare un primato: è stato il primo a sfruttare l’enorme potere dei social network. (Corriere della Sera)
L'annullamento del primo turno delle presidenziali, tenutosi il 24 novembre scorso, è avvenuto dopo la desecretazione di documenti riservati sulla sicurezza, relativi a presunte ingerenze straniere, in primis della Russia, sulla campagna elettorale condotta su TikTok da Calin Georgescu, il candidato indipendente di estrema destra vincitore a sorpresa del primo turno. (ilmessaggero.it)
A seguito della pubblicazione di alcuni documenti segreti dell’intelligence, che mettevano in luce finanziamenti illeciti e la presenza di un “attore statale straniero”, la Corte costituzionale ha deciso di cancellare le elezioni e ripeterle da capo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Di Euronews I partiti romeni dalle posizioni più vicine a quelle europee hanno raggiunto un accordo per formare un governo di coalizione. L'intento è escludere la destra dal governo e sostenere un unico candidato per le elezioni presidenziali. (Euronews Italiano)
La vittoria dell’estrema destra nazionalista e filo-russa al primo turno delle presidenziali rumene fa correre i partiti pro-Ue ai ripari. (L'HuffPost)