Rischio anarchico: giù le mani dai Presidenti

Rischio anarchico: giù le mani dai Presidenti
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L'Opinione delle Libertà ESTERI

Giù le mani da Donald Trump. Giù i veleni, giù le pistole, giù i fucili tutti, compreso quello in stile Ar-15 utilizzato per l’attentato contro di lui durante il suo evento politico di massa. Giù le mani dal popolo in carne ed ossa lì presente, e in generale presente ai comizi d’ogni leader politico. L’Ar-15 è una delle armi più utilizzate nelle sparatorie di massa nonché in mezzo alle masse. Invece nelle masse l’individuo dovrebbe utilizzare altri strumenti, per distinguersi e per agire propositivamente: dovrebbe utilizzare l’intelletto, e con esso l’ascolto, l’amore fattivo per la civiltà del benessere condiviso. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altri media

Il recente e discusso film “Civil War”, centrato proprio su uno scontro intestino ai nostri giorni tra stati fedeli al presidente e Stati decisi a perseguire una secessione, è stato non troppo lontanamente ispirato dalla contesa tra le due anime di un Paese che sabato pomeriggio ha fatto un altro passo verso la frattura politica non ricomponibile. (Avvenire)

Donald Trump, il politico più divisivo d’America, l’uomo dalla retorica più incendiaria, è diventato un martire. Era concretamente vicino alla rielezione alla Casa Bianca già prima dell’attentato alla sua vita. (Quotidiano del Sud)

Un’onda di shock e sgomento ha attraversato tutto il Paese, scuotendolo fino alle sue fondamenta e lasciando un segno indelebile non solo su ciò che ruota intorno al Campidoglio, ma anche nell’animo stesso della nazione. (L'Eco di Bergamo)

Civil War, negli Stati Uniti

E adesso come fermeranno Donald Trump, la bestia nera? Forse è vero che l’ex presidente, «canaglia» più o meno simpatica a seconda dei gusti, non dovrebbe tornare alla Casa Bianca e Joe Biden, smemorato di Collegno d’oltreoceano, non potrebbe restarci per un secondo mandato. (il Giornale)

Mario Caligiuri è presidente della Società italiana di intelligence (Socint) e ordinario di pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria dove dirige il Master in Intelligence. (il Giornale)

Il 15 settembre del 2008, Lehman Brothers, la quarta più grande banca d’affari degli Stati Uniti, dichiarava bancarotta, facendo deflagrare la più virulenta crisi finanziaria ed economica globale dalla Depressione del 1929. (Contropiano)