Friedman: “Per Trump il modello è Orban, quindi io ho votato Harris, anche se non la amo”
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Oggi è il giorno in cui noi americani decideremo se vogliamo continuare il nostro esperimento con la democrazia che dura da 248 anni o se invece desideriamo diventare una democrazia illiberale, con un autocrate alla Casa Bianca che si inchina davanti a Vladimir Putin e che afferma che il più grande statista europeo è Viktor Orbán. Oggi una manciata di americani in sette stati che costituiscono l… (La Stampa)
Su altri giornali
Con la vittoria di Trump negli Stati Uniti, al suo secondo mandato come presidente, la realtà è stata soppiantata dal mondo della post-politica, delle post-verità: quello dove il peggior scenario possibile si è realizzato, e le conseguenze saranno irreparabili. (The Vision)
Di Katia Regina Non mi fido degli americani. Il groviglio di contraddizioni è troppo intricato. (Virgilio)
A lui abbiamo chiesto come le vivrà queste elezioni. Morgan, 41 anni, proviene da Jacksonville, in Florida, e anche lui come tanti americani all’estero voterà per ‘corrispondenza’. (il Resto del Carlino)
87 A cura di Jennifer Guerra (Fanpage.it)
La corsa alla Casa Bianca del 2024, però, segnata da aspri scontri tra Donald Trump e Joe Biden prima e tra Trump e Kamala Harris poi, ha definito un nuovo standard di livore e volgarità che l’hanno resa un’esperienza da incubo per molte persone. (La Stampa)
"Io ovviamente ho votato per Kamala Harris non perché la amo ma perché è una garanzia affinché l'America non diventi un Paese antidemocratico. Per Trump il modello è Viktor Orban. Non c'è altro da aggiungere". (La Stampa)