Siccità in Sicilia in attesa di acqua e soldi. La burocrazia frena
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Quella della siccità in Sicilia “è un’emergenza nazionale“, ma di fatto i fondi disponibili a oggi restano quelli messi sul tavolo a maggio, quando il Consiglio dei ministri “ha deliberato lo stato di emergenza per la durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro.” In arrivo ci sarebbero anche 950 milioni del primo stralcio del Piano nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico. (FocuSicilia)
Se ne è parlato anche su altri media
“Ormai va riscontrata una nuova e imbarazzante tendenza di questa maggioranza: incolpare il giornalismo di fare ciò per cui ontologicamente esiste, ovvero raccontare e riportare ciò che accade nel mondo”, ha commentato il senatore del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice, accusando la ministra di voler “deresponsabilizzare” l’esecutivo. (Il Fatto Quotidiano)
Dalle testate nazionali l'emergenza è passata nelle ultime settimane ai servizi della Cnn americana, al quotidiano britannico Guardian e ad alcuni articoli della Reuters. La Sicilia è piegata da una siccità e crisi ambientale che si stanno rivelando le peggiori degli ultimi decenni. (Corriere della Sera)
Il mondo ci guarda e inorridisce. Per l’assenza e la strafottenza con la quale il governo della Regione affronta le emergenze che martirizzano la Sicilia. (Buttanissima Sicilia)
PALERMO — L’ultimo provvedimento per arginare la siccità in Sicilia l’ha annunciato in pompa magna il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Una task force di carabinieri e finanzieri contro i furti d’acqua». (La Repubblica)
La Sicilia ha perso l'ultimo dei suoi laghi. Il Fanaco, un bacino artificiale situato a Castronovo, in provincia di Palermo, si è prosciugato, seguendo il destino dei laghi Pergusa e Ogliastro, situati tra Enna e Catania. (Tp24)
Anni di incuria e di progetti falliti fanno riscoprire la mancanza di infrastrutture. La stampa americana mette in guardia i turisti. (FIRSTonline)