Ue, Partito Popolare danese lascia ID per i 'Patrioti' di Orban

Ue, Partito Popolare danese lascia ID per i 'Patrioti' di Orban
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LAPRESSE ESTERI

"Potremo difendere un'Europa degli Stati nazionali", ha affermato su X Anders Vistisen La piattaforma lanciata dal premier ungherese Viktor Orban, ‘Patrioti per l’Europa’ che dovrebbe presto convertirsi in un gruppo nel Parlamento europeo, continua a incassare adesioni. Dopo quella dello spagnolo Vox e dell’olandese Pvv di Geert Wilders, ora è il turno del Partito popolare danese, che ha lasciato il gruppo ID. (LAPRESSE)

Su altre fonti

Parola di Pier Ferdinando Casini. Un invito alla responsabilità istituzionale antitetica alla strategia del suo vice Salvini, che da giorni propone un’alternativa alla coalizione Ursula bis, facendo di tutto per mettere in difficoltà la presidente del Consiglio. (il manifesto)

E non c’è spazio per la nostalgia, per quelle partecipazioni di Meloni acclamate e diventate virali, a Madrid o in collegamento, ai convegni di Vox, dove lei non era ancora capo del governo di un Paese del G7 e il palco spagnolo meritava rivendicazioni identitarie gridate, quel «Yo soy Giorgia» che fu un pezzo simbolico dell’oratoria della premier. (Corriere Roma)

Pendere dalle labbra e dalle decisioni di due donne, Giorgia Meloni e Marine Le Pen, egemoni nei vecchi gruppi dei Conservatori e di Id, non… (La Stampa)

Tajani e Salvini mai così lontani, lo scontro da Vespa su Orban e i Patrioti alleati della Lega. Il leader FI: “Ininfluenti”

Per ora Ecr resta il terzo gruppo all’Europarlamento, grazie all’accordo con i polacchi del Pis. Grandi movimenti in corso nella destra europea, dove Vox ieri ha annunciato l’adesione al gruppo dei Patrioti lanciato dal gruppo Orban (Nicola Porro)

Il gruppo lanciato da Orban per il Parlamento europeo cresce ancora e contende il terzo posto a Ecr di Meloni: con lo scioglimento di Id dovrebbe raggiungere una cifra compresa tra i 90 e i 100 membri. (Fanpage.it)

Poi si dirige verso la tensostruttura, dove il suo collega di governo è seduto in attesa di parlare: “Lo saluto e me ne vado”, dice ai suoi il ministro degli Esteri. Scena finale: Antonio Tajani che si dilunga con i giornalisti e Bruno Vespa che lo sollecita: “Ministro, è arrivato Salvini”. (La Repubblica)