Auto: vendite in forte calo in Europa, -36% le elettriche

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tvsvizzera.it  ECONOMIA

Auto: vendite in forte calo in Europa, -36% le elettriche Keystone-SDA 2 minuti (Keystone-ATS) Forte calo per le vendite di auto in Europa occidentale: le immatricolazioni nei paesi Ue, Aels – Svizzera compresa – e Regno Unito nel mese di agosto sono state 755’700, il 16,5% in meno dello stesso mese del 2023. Da inizio anno sono state vendute complessivamente 8,7 milioni di vetture, con una crescita dell’1,7% sull’analogo periodo del 2023, ha indicato oggi l’Acea, l’associazione dei costruttori europei. (tvsvizzera.it )

La notizia riportata su altre testate

L’equazione è semplice, la conseguenze economico-sociali possono essere drammatiche. Meno vetture si consegnano, meno c’è necessità di produrne, con la conseguenza che le fabbriche sono troppe e la forza lavoro in esubero. (ilmessaggero.it)

Soprattutto delle auto elettriche. L’industria automobilistica dell’Unione europea sta navigando attraverso acque turbolente, come dimostra il recente drastico calo nelle vendite di automobili nuove. (Nicola Porro)

Nel mese, le vendite sono calate del 18,3% rispetto all'anno precedente e i principali mercati sono tutti con il segno meno. Il crollo delle vendite ad agosto in Germania stona più di ogni altro, con il -27,8%, seguito dal -24% della Francia, il -13,4% del mercato italiano e il -6,5% dei volumi di vendita in Spagna. (Auto.it)

Auto elettriche, profondo rosso in Europa: le immatricolazioni calano del 43,9%

Le preoccupazioni sono legate non solo all’impatto delle multe, che potrebbero raggiungere cifre impressionanti come 15 miliardi di euro per l’industria, ma anche al rischio di dover ridurre drasticamente la produzione. (l'Automobile - ACI)

Foto di andreas160578 da Pixabay Se la Norvegia è il primo paese al mondo dove circolano più auto elettriche che a benzina, nel resto dell’Europa le cose non vanno altrettanto bene. Anzi, si preannuncia un periodo complesso a livello politico all’interno dell’Unione per frenare chi – come l’Italia – non è favorevole all’abbandono della produzione di auto a combustione entro il 2035. (Rinnovabili)