Comunanza sotto choc. Grande paura per la Beko:: "Il nostro territorio a pezzi, ci sentiamo presi in giro"

Comunanza sotto choc. Grande paura per la Beko:: Il nostro territorio a pezzi, ci sentiamo presi in giro
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il Resto del Carlino ECONOMIA

Bandiere sventolanti e megafoni fuori dallo stabilimento ‘Beko Europe’ di Comunanza, insieme alla rabbia e alla delusione. Saranno 1.935, in totale, i lavoratori che resteranno a casa dopo la chiusura degli stabilimenti. I luoghi colpiti sono Siena e Comunanza. Per la sede picena salteranno infatti 320 posti di lavoro, oltre a tutte le conseguenze che questi tagli possono comportare. Si calcolano danni molto più ingenti apportati in maniera indiretta dall’indotto. (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

“L’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno esprime grande preoccupazione e netta contrarietà per la ventilata decisione di Beko Europe di chiudere, a fine 2025, lo stabilimento di Comunanza. Lo afferma il presidente della Provincia, Sergio Loggi, che ricorda come il 7 novembre scorso Palazzo San Filippo, partecipando al confronto instaurato al Ministero delle Imprese del Made in Italy, “espresse insieme alle altre istituzioni presenti l’urgenza imprescindibile di salvaguardare i livelli occupazionali predisponendo un piano industriale credibile e strutturato di rilancio del sito di Villa Pera”. (La Nuova Riviera)

L'iniziativa, in difesa dei circa 300 lavoratori di Beko Europe, segue l'annuncio della chiusura dello stabilimento ex Whirlpool entro il 2025, deciso dall'azienda. La mobilitazione è stata decisa dopo un'assemblea dei dipendenti davanti ai cancelli dello stabilimento. (gonews)

Così il sndaco di Siena, Nicoletta Fabio, durante la manifestazione dei lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe che si è svolta questa mattina, giovedì 21 novembre, per le strade del centro storico, con un passaggio anche di fronte a Palazzo Pubblico, sede del Comune di Siena. (SIENA FREE)

Beko Europe annuncia quasi 2mila licenziamenti in Italia

Ora è ancora più grave perché vuol dire chiudere una fabbrica, chiudere la produzione di tutti i frigoriferi, è gravissima la cosa». BIANDRONNO – Gianpaolo Garzonio (al centro nel collage qui sopra) lavora a Cassinetta da 36 anni. (malpensa24.it)

“Siamo ben consapevoli che il lavoro non è solo una questione economica, ma un valore fondamentale per la dignità delle persone e per il futuro delle famiglie e dell’intera comunità. Anche il vescovo Gianpiero Palmieri esprime sostegno e vicinanza ai lavoratori della Beko. (La Nuova Riviera)

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