Auto, l’ultimo appello dell’Acea sui limiti CO2. Luca de Meo: l’Ue faccia chiarezza su occupazione e investimenti entro fine 2024

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Milano Finanza ECONOMIA

Ultim'ora news 23 dicembre ore 12 Nel 2025 entreranno in vigore i nuovi limiti europei sulla riduzione della CO2 per auto e furgoni. Il mancato raggiungimento degli obiettivi si tradurrà in enormi multe per i costruttori, con l’industria che potrebbe perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento. A dirlo è un rapporto dell’ Acea, l’ultimo in cui il presidente, Luca de Meo, invita l’Europa a fare chiarezza su «occupazione e investimenti» prima che l’anno finisca. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Garbato, ma fermo, Luca de Meo, il presidente dell'ACEA, l'associazione che rappresenta i costruttori di auto e veicoli commerciali impegnati in Europa (da gennaio, quando rientrerà anche Stellantis, gli subentra il numero uno di Mercedes-Benz Ola Källenius), ha lanciato il suo nuovo allarme alla classe politica comunitaria, verosimilmente l'ultimo del suo mandato. (La Stampa)

ROMA – I produttori europei di automobili e furgoni non vedono aperture concrete sul tema dei nuovi tetti alle emissioni che dovrebbero entrare in vigore il 1 gennaio 2025 e sulle conseguenti multe miliardarie. (la Repubblica)

Si allarga il fronte dei governi europei favorevoli a congelare le sanzioni: dopo Italia e Francia, anche la Germania sale a bordo (Open)

Multe CO2, de Meo: "16 miliardi di investimenti in meno"

Il tema principale è ovviamente sempre quello dei nuovi limiti sulle emissioni di CO2 che entreranno in vigore dal primo gennaio 2025. L'Unione Europea ha fatto sapere che a gennaio 2025 avvierà un tavolo di confronto con l'industria automotive europea per predisporre un piano strategico per il rilancio di questo settore. (HDmotori)

Le icone automobilistiche europee, concepite da ingegneri brillanti e visionari, hanno esportato competenze uniche in tutto il mondo, frutto di anni di innovazione e passione. Non è esagerato affermare che essa costituisce il cuore pulsante della potenza industriale europea. (Corriere della Sera)

Nello specifico, la sanzione è pari a 95 euro per ogni grammo di CO2 eccedente il limite, moltiplicato per il numero di vetture vendute dal costruttore all'interno dell'Unione. (La Gazzetta dello Sport)