Unicredit rilancia la scalata: sale al 28% di Commerzbank e fa infuriare la Germania

Unicredit rilancia la scalata: sale al 28% di Commerzbank e fa infuriare la Germania
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LA NOTIZIA ECONOMIA

Il risiko bancario non si ferma: Unicredit rilancia la scalata a Commerzbank salendo al 28% e scatenando l'ira del governo tedesco. A dare le carte è sempre Unicredit. Il risiko bancario resta un rebus che ogni giorno si arricchisce di nuovi capitoli e che, almeno in questo momento, viaggia su due binari principali che potrebbero presto intrecciarsi. L’ultima mossa è arrivata di nuovo dall’istituto guidato da Andrea Orcel, che ha sottoscritto ulteriori strumenti relativi alle azioni di Commerzbank, aumentando la propria posizione complessiva a circa il 28%. (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma che ora, a… (la Repubblica)

Un nuovo blitz indigesto per il governo di Berlino che controlla il 12% della banca icona della finanza tedesca. «Un’azione non amichevole e inappropriata», sentenzia il portavoce dell'esecutivo, Wolfgan… (La Stampa)

UniCredit riprende la marcia, spedita in Germania su Commerzbank, indifferente rispetto alle rinnovate ostilità tedesche, alla crisi del governo Scholtz che ha portato alle elezioni in febbraio - il prossimo Cancelliere Mertz è contrario al merger - e all’accentuata contrarietà della banca di Francoforte e di Berlino. (ilmessaggero.it)

Commerzbank, si alza lo scontro. Governo tedesco: mossa UniCredit non amichevole

Dura reazione del governo tedesco all'ultima mossa di UniCredit in Germania. (QuiFinanza)

“Credo nella convergenza del nostro sistema bancario e, con esso, in banche più forti per l’Europa. Per questo motivo il gruppo Unicredit ha investito in Commerzbank e ha presentato un’offerta per l’acquisto del Banco Bpm”. (FIRSTonline)

Andrea Orcel, protagonista assoluto del risiko bancario con l'operazione Commerzbank in Europa e con l'offerta su Banco Bpm in Italia, si accoda all'avvertimento lanciato nei mesi scorsi da Mario Draghi e invita l'Europa a non lasciare inespresso il potenziale del Mercato Unico, altrimenti la lenta agonia presto potrebbe diventare realtà. (il Giornale)