NASpI cosa cambia nel 2025: nuovi requisiti per l’accesso all’indennità di disoccupazione
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La Manovra di Bilancio porta alcune incertezze sul comparto NASpI, poiché restringe di fatto la platea dei potenziali beneficiari. Cosa cambia dal 2025 e perché si parla di “tagliola”. Introdotta nel 2015 con il Jobs Act di Matteo Renzi, la NASpI è una misura di sostegno economico erogata in favore dei lavoratori che vengono licenziati. Chi perde il lavoro, sia da contratto a tempo indeterminato che determinato o come apprendistato, può accedere a un assegno di disoccupazione. (Proiezioni di Borsa)
Ne parlano anche altre fonti
La Legge di Bilancio 2025 raddoppia i tempi per vendere la vecchia casa e beneficiare dell’agevolazione “prima casa” sul nuovo acquisto. (La Legge per Tutti)
Chi compra una casa avendo già la proprietà di un’altra abitazione acquistata con la medesima agevolazione, avrà tempo due anni (e non più un solo anno) per vendere o donare l’abitazione “preposseduta” e poter beneficiare dell’agevolazione “prima casa” effettuando il nuovo acquisto. (NT+ Fisco)
Anche per il 2025 verrà confermato il bonus prima casa. Devi approfittarne, è uno dei momenti migliori per acquistare una casa. Il mutuo è un contratto finanziario mediante il quale un istituto di credito concede una somma di denaro a un richiedente per l’acquisto di un bene, solitamente un immobile. (Finance CuE)
È possibile richiedere l’agevolazione “prima casa” anche con dichiarazione di successione presentata oltre il termine ordinario di dodici mesi dall’apertura della successione (ex articolo 31, comma 1, del Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni – Tus), entro determinati limiti temporali. (FiscoOggi)
Acquistare la prima casa rappresenta uno dei traguardi più significativi nella vita di una persona. Questo passo non riguarda solo la possibilità di possedere un immobile, ma incide profondamente sulla sfera personale, economica e familiare. (Finance CuE)
L’agevolazione per la “prima casa” in caso di successione è un tema di rilevante, in particolare per gli eredi che desiderano beneficiare di vantaggi economici. Recentemente, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con un chiarimento che ha confermato la possibilità di richiedere tale agevolazione anche oltre il termine standard di dodici mesi dalla data del decesso. (Immobiliare.it)