In piazza contro la violenza di genere: "Il patriarcato riguarda tutte e tutti"

In piazza contro la violenza di genere: Il patriarcato riguarda tutte e tutti
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PordenoneToday INTERNO

Si è tenuta oggi, 24 novembre, in piazza XX Settembre la manifestazione contro la violenza di genere. Un evento a cui hanno preso parte diverse associazioni del territorio (Proudenone, EcoTransFemm Baba Jaga e Primavera Transfemminista). A oggi, in Italia, sono stati registrati 104 casi di femminicidi solo nel 2024 secondo quanto rilevato dall’Osservatorio di Non Una di Meno. I femminicidi stimati nel 2023 sono invece 96 se si osserva invece l'ultimo report Istat (PordenoneToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, si è svolto oggi l’incontro tra Istituzioni e studenti sul tema della violenza di genere promosso dal prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, per sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere un cambiamento culturale. (Ministero dell'Interno)

Purtroppo, tale ricorrenza risulta essere ancora particolarmente necessaria: secondo i dati delle Nazioni Unite, solo nel 2023 sarebbero stati commessi ben 85mila femminicidi. Una giornata importante, nata proprio per combattere l'orribile serie di aggressioni subite ogni anno dalle donne di ogni nazionalità, paese e cultura. (ilmessaggero.it)

A promuoverlo è il collettivo femminista Non Una di Meno, reduce dalla partecipatissima manifestazione nazionale tenutasi sabato a Roma. (ilgazzettino.it)

“Roccella e Valditara, il patriarcato esiste e la violenza sulle donne non ha colore”: migliaia in corteo

La 'marea transfemminista' torna a sfilare per le strade della capitale. Contro il patriarcato. (Io Donna)

Un grido comune: “Libere di camminare, libere di desiderare, libere di essere libere”. Fischietti, urla, cartelloni. (Gazzetta di Parma)

«Lo vogliamo dire a Valditara e Roccella: il patriarcato esiste, minaccia le nostre vite e continua a metterci in discussione ogni giorno nelle case, nei luoghi di lavoro e per in strada, dove subiamo cat-calling e violenze. (La Stampa)