Raid di Israele contro una moschea di Gaza. Almeno 21 vittime

Da Gaza agli Houthi, i sette fronti di Israele Lo Stato ebraico si trova ad affrontare una serie di minacce, racchiuse in quella che il premier Benjamin Netanyahu ha chiamato l'asse della "maledizione", mostrandola su una mappa all'Assemblea Generale dell'Onu (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Le truppe della 401a e della 460a brigata hanno circondato con successo l'area e stanno attualmente continuando le loro … Proprio in quella porzione di territorio, ritiene che Hamas stia ricostruendo le sue capacità nonostante mesi di combattimenti e attacchi aerei. (L'HuffPost)

Secondo l'agenzia di protezione civile di Gaza, 21 persone sono morte in un attacco israeliano contro una moschea, che – secondo l’esercito israeliano – Hamas stava utilizzando come centro di comando e controllo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Pesanti bombardamenti dell'esercito israeliano su Beirut, mentre sale l'attesa per la risposta di Israele all'attacco all'Iran che potrebbe essere ormai imminente. Lo dicono funzionari Usa a Ynet e lo annuncia alla nazione lo stesso Netanyahu: “Risponderemo all'Iran, ne abbiamo il diritto. (Sky Tg24 )

Ventun morti e «un gran numero di feriti». È il primo bilancio del raid israeliano su una moschea nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la Protezione Civile di Hama, mentre la tv di Hezbollah afferma che i caccia israeliani hanno lanciato nella notte più di 25 raid nella parte meridionale di Beirut. (L'Unione Sarda.it)

Prosegue senza soste la guerra in Medio Oriente, con Israele impegnato su due fronti: contro Hamas, a Gaza e dintorni, e contro Hezbollah nel sud del Libano. Con sullo sfondo la minaccia sempre viva dell'Iran, nei cui confronti tutti si attendono una ritorsione israeliana dopo gli oltre duecento missili lanciati da Teheran per vendicarsi dell'uccisione del fidato alleato Nasrallah. (il Giornale)

Tutti gli osservatori internazionali ritengono che l’attacco di Israele all’Iran sia imminente. Molto forte il rischio di un inasprimento del conflitto. Ma Netanyahu non perde d’occhio Gaza e il Libano (FIRSTonline)