L'export sardo resta stabile, allarme di Cna: "I dazi mettono a rischio il settore agroalimentare"

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sardiniapost INTERNO

In uno scenario internazionale segnato da crescenti tensioni geopolitiche, i dati provvisori sull’export della Sardegna nel 2024 mostrano a prima vista una sostanziale stagnazione. Secondo le più recenti rilevazioni Istat, alla fine dell’anno il valore complessivo delle esportazioni è cresciuto appena dello 0,8%, passando da 6,69 a 6,74 miliardi di euro: un incremento modesto di 52 milioni. Tuttavia, questo risultato complessivo è fortemente influenzato dal brusco rallentamento registrato nell’ultimo trimestre: tra ottobre e dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2023, le esportazioni sono crollate del -22,8%, cancellando di fatto i progressi dei primi nove mesi dell’anno. (sardiniapost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo le tariffe fiscali del 25% già applicate su acciaio e alluminio, oggi l'inquilino della Casa Bianca illustrerà i dazi sugli altri prodotti, che scatteranno contro tutti i Paesi "che hanno approfittato degli Stati Uniti". (Adnkronos)

È attesa per oggi la decisione Usa sui dazi alle merci europee, tra cui il vino per il quale il presidente Donald Trump aveva minacciato di voler applicare il 200%. Secondo gli ultimi rumor però sembra che si dovrebbe arrivare a un 25% su tutti i prodotti. (ItaliaOggi)

E ovviamente bergamasco, visto il lungo elenco di prodotti che ogni giorno prendono la strada degli Stati Uniti, terzo mercato dopo quelli tedesco e francese. Trump lo chiama «Liberation day». (Corriere Bergamo)

Dazi, la preoccupazione dei presidenti di regione. Zaia: “Un altro cigno nero, Italia punti su rapporto privilegiato”

Dagli annunci sembra si vada verso dazi universali cosiddetti “reciproci” del 20% che colpiranno i Paesi con maggior interscambio con gli Usa, con effetti certamente sui Paesi del G20, che totalizzano l’80% del Pil mondiale. (La Provincia Unica Tv)

Zaia: "Dazi cigno nero, Italia faccia valere rapporto con Usa" 01 aprile 2025 (Il Sole 24 ORE)

“Sono preoccupato, bisogna vedere cosa faranno gli Stati Uniti, sicuramente è importante che a livello nazionale ed europeo si intavoli subito una negoziazione con l’amministrazione statunitense. (Il Fatto Quotidiano)