In via Verdi arriva un vero medico, Samuel Norsa
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Primi giorni di attività per l’ambulatorio temporaneo che è stato istituito dall’Asst Melegnano Martesana dopo il caso di Luca Nascimbene, sedicente medico di base che ha lavorato per mezza giornata a Vizzolo Predabissi, il 2 gennaio, e poi è stato sospeso sull’onda di un’indagine dei Nas, che gli contestano l’assenza dei requisiti necessari a esercitare la professione. Da martedì 7 gennaio i vizzolesi rimasti senza medico possono fare riferimento all’ambulatorio di via Verdi 9, dove non manca il via vai di pazienti. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altre testate
La prossima settimana sbarcherà sui banchi della Regione il caso del medico sospeso a Vizzolo, dove il 26enne Luca Nascimbene è stato rimosso dopo un solo giorno di lavoro dai carabinieri dei Nas, che stanno approfondendo le indagini sui suoi requisiti. (Il Cittadino)
In pratica, «mancavano i requisiti». Il 2 gennaio ha aperto lo studio a Vizzolo Pedrabissi, nel Milanese, dove doveva sostituire il medico di base andato in pensione, ma a fine turno i carabinieri dei Nas lo hanno costretto a chiudere l’ambulatorio, sostenendo che non fosse abilitato a svolgere la professione medica. (La Provincia Pavese)
Il motivo? Un vero e proprio mistero. Ieri, solo poche ore dopo le prime visite, è arrivata la comunicazione da parte del Comune, che ha annunciato la sospensione delle attività ambulatoriali per il giorno dopo. (Il Cittadino)
A intervenire è stata la sindaca di Vizzolo, Luisa Salvatori, che ha chiesto spiegazioni all’Asst Melegnano Martesana la quale ha fatto sapere che il giovane medico aveva presentato le autocertificazioni dei titoli come da procedura. (MilanoToday.it)
Col camice bianco e le chiavi dell’ambulatorio, nel primo giorno di servizio a Vizzolo Predabissi il “dottor Luca Nascimbene” aveva iniziato a visitare pazienti e firmare ricette per farmaci ed esami. (La Repubblica)
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