Il criminale di guerra maestro di gas e veleni con un debole per l'Italia
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Come spesso si riscontra nelle biografie di militari, diplomatici e politici russi, anche nel caso di Igor Kirillov c’è una sensibile differenza tra ciò che era e ciò che diceva di essere, tra ciò che dichiarava e la realtà dei fatti. Il generale assassinato ieri all’alba, con sorprendente facilità considerato il suo alto ruolo, non era tanto il comandante di un settore difensivo delle forze armate russe, semmai di uno di attacco: e non solo in ambito militare, ma anche contro gli avversari del regime di Vladimir Putin (il Giornale)
Su altri giornali
Oltre all'ufficiale è morto anche il suo vice. Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe, è stato ucciso in un attentato a Mosca. (Corriere della Sera)
Kirillov era stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino per aver permesso l'uso di armi chimiche vietate nel Paese in guerra. Forse a una svolta l'assassinio del generale Igor Kirillov e del suo assistente, Ilia Policarpov, uccisi a Mosca a seguito di un'esplosione. (Tiscali Notizie)
Gli investigatori russi stanno lavorando “in modo efficace e veloce” per identificare i responsabili dell’attentato, “ma è già chiaro chi sono i mandanti, gli organizzatori di questo atto terroristico”, cioè l’Ucraina, ha detto Peskov. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Molti conoscevano Igor Kirillov – il generale russo capo delle forze chimiche e biologiche delle forze armate russe, ucciso ieri mattina all’alba in un’esplosione potentissima con 100 grammi di TNT o equivalente, nel sud-est di Mosca, su Ryazansky Prospekt, organizzata dal SBU, i servizi segreti ucraini. (La Stampa)
Nel breve filmato, l'arrestato - un cittadino uzbeko di 29 anni - avrebbe confessato di essere stato reclutato dai servizi segreti ucraini e, seguendo le loro istruzioni, avrebbe ricevuto un potente ordigno esplosivo artigianale posizionandolo poi su uno scooter elettrico parcheggiato vicino all'ingresso della casa di Kirillov. (la Repubblica)
Dentro questa logica è da inquadrare l’attentato con il monopattino - bomba che ha ucciso il generale russo, un ufficiale che nel proprio vocabolario non contemplava la parola pietà e ordinava attacchi biologici e chimici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)