“Corrotti dagli 007 di Mosca per mappare Milano e Roma”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Informazioni sul destino della guerra”, questo suggerivano i Servizi segreti russi a due imprenditori lombardi. Uno dei due era infatti preoccupato per la moglie, che vive in Moldavia, e chiedeva lumi sul futuro della guerra in Ucraina. Questa è la sua versione. Ma anche gli 007 avevano qualcosa da chiedere, spiega il Ros dei carabinieri … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'accusa, formulata dalla Procura di Milano, sostiene che i due indagati (Nordest24.it)

È quanto emerge in una chiusura indagine della procura di Milano. Due imprenditori italiani sarebbero stati pagati, in criptovalute, dall'intelligence russa per mappare i sistemi di video sorveglianza di Milano e Roma, mostrando particolare attenzione alle aree non coperte da telecamere, e ottenere così informazioni riservate. (ilmessaggero.it)

I due indagati “con base in alta Lombardia si erano fatti promotori di una collaborazione con i servizi di intelligence russi, al fine di fornire informazioni di natura sensibile”, si legge in una nota del Ros. (infodifesa.it)

Mappavano le «zone grigie» di Milano e Roma per l'intelligence russa: indagati due imprenditori

Sono accusati di aver fornito ai servizi russi “informazioni di natura sensibile”, tra cui “documentazione classificata, fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica”, in cambio di un “compenso in criptovalute”. (Il Fatto Quotidiano)

Due persone sono indagate dalla Procura di Milano per aver collaborato con i servizi di intelligence russi per fornire "informazioni di natura sensibile" in particolare sui "sistemi di video sorveglianza" di Milano e Roma (Il Sole 24 ORE)

Caserme, punti strategici, informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica. Offrivano di installare gratuitamente dashcam sulle auto bianche per poi, all’insaputa dei tassisti, affidare la gestione delle registrazioni all’intelligence russa. (Corriere Milano)