L'Italia all'Iran: «Chiediamo il rilascio immediato di Cecilia Sala e garanzie per la sua detenzione»

L'Italia all'Iran: «Chiediamo il rilascio immediato di Cecilia Sala e garanzie per la sua detenzione»
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L'Italia chiede a Teheran «garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala» e la «liberazione immediata» della giornalista italiana. È quanto contenuto - secondo quanto si apprende - nella nota verbale che la Farnesina, attraverso l'ambasciatrice a Teheran Paola Amadei, ha consegnato al governo iraniano nell'ambito del lavoro che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sta portando avanti con la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, per arrivare ad una rapida e positiva soluzione della vicenda. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se ha paura, e come la combatte. Se dorme in terra, se le hanno dato una coperta, se ha mangiato e quanto e cosa, e quanto e cosa mangerà ancora. (La Stampa)

Il cammino è già tracciato: il governo italiano dovrà condurre in porto una complessa trattativa su due fronti, verso l'Iran e verso gli Stati Uniti, con un epilogo che porterà probabilmente Roma a confermare l'arresto dell'imprenditore di droni iraniano, Mohammad Abedini, fermato a Milano tre giorni prima dell'arresto della giornalista italiana, ma a non estradarlo negli Stati Uniti. (il Giornale)

Quella di Cecilia Sala «rischia di essere una detenzione lunga», dice al Corriere Jason Rezaian. Nel 2014 fu arrestato con l’accusa di spionaggio e «propaganda contro il sistema» insieme alla moglie: lei fu rilasciata dopo due mesi e mezzo, lui processato, condannato e liberato dopo un anno e mezzo grazie a uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti e lo sblocco di fondi iraniani congelati. (Corriere della Sera)

L’Iran svela le accuse a Cecilia Sala: “Ha violato le leggi islamiche”

La dichiarazione generica con la quale il governo iraniano ha confermato l’arresto di Cecilia Sala a Teheran è di «violazione delle leggi della Repubblica Islamica». Una formula vaga che indica almeno due cose. (Open)

Il capo di imputazione è generico: la giornalista ha «violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran». Ovvero la disponibilità ad aprire trattative per il suo rilascio, comunque complesse poiché la condizione per riportare la reporter in Italia è rimandare a Teheran l’ingegnere dei droni Mohammad Abedini Najafabadi, fermato all’aeroporto di Malpensa il 16 dicembre su mandato degli Stati Uniti. (ilmessaggero.it)

«Tortura bianca», la chiamano. Cecilia Sala avrà questa sera, nel carcere di Evin, a Teheran, una mascherina da mettere sugli occhi. (la Repubblica)