La morte di Paolo Benvegnù: camera ardente sino al 2 gennaio a Brescia, nelle prossime settimane la commemorazione laica a Perugia
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La morte improvvisa di Paolo Benvegnù, a 59 anni, nella sua casa a Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana del lago di Garda, ha sconvolto tutti gli appassionati di musica e una città, quella di Brescia, che lo aveva amato e apprezzato nel corso degli anni. Da stamane, la salma del musicista - che proprio nel 2024 aveva vinto la Targa Tenco - riposa nella camera ardente degli Spedali Civili di Brescia: qui sarà possibile salutarlo, entro le ore 18 sia di mercoledì 1 sia di giovedì 2 gennaio. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
La notizia arriva come un colpo basso a chiudere un anno di mestizia su (troppi) altri fronti. Paolo Benvegnù, cantautore rock, poeta indie e molto altro ancora, se ne è andato all’improvviso nell’ultimo giorno del 2024. (il manifesto)
Un malore improvviso ha portato via il grande cantautore nella notte fra il 30 e il 31 dicembre, fa sapere il suo staff. Il chitarrista, 59 anni originario di Milano, da molti anni viveva a Perugia dove nelle prossime settimane verrà celebrata una cerimonia laica di cui la famiglia darà notizia non appena possibile. (LA NAZIONE)
Ma perché? Non ci voleva questa notizia giunta all’improvviso alla fine di un anno già molto difficile. È morto un poeta. E, come diceva Moravia, nell’orazione per Pasolini “di poeti non ce ne sono tanti” perché “il poeta dovrebbe essere sacro”. (la Repubblica)
Leggere della scomparsa di Paolo Benvegnù a soli cinquantanove anni è stato un fulmine a ciel sereno. Mentre preparavo il mio pezzo sentimental-autobiografico per ItalianoChitarra, il primo disco che avevo inserito era proprio Rosemary Plexiglas degli Scisma e non sarebbe potuto essere altrimenti. (Metal Skunk)
Il miglior modo per ricordarlo è con un montaggio di tutti i brani eseguiti sul palco, montati in un unico video di 20 minuti, con upscale in formato HD rispetto alla versione originale che fu realizzata in Standard Definition. (Indie-eye)
E se ci si guarda indietro ora – nell’attimo esatto in cui i club stentano a sopravvivere e si moltiplicano invece i megaconcerti – la nostalgia prende il sopravvento. L’altro giorno poi, quando è stata annunciata la morte a 59 anni di Paolo Benvegnù, che di quella stagione fu uno dei protagonisti, la nostalgia si è miscelata con la tristezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)