Medio Oriente in fiamme, da attacco 7 ottobre 2023 al Libano cresce l'incubo guerra totale

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Adnkronos ESTERI

Una settimana per l'escalation. Dal 7 ottobre dello scorso anno non sono mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas di quel giorno in Israele. Ma mai come ora si teme per il Medio Oriente. Subito dopo l'attacco in Israele all'alba del 7 ottobre, costato la vita a quasi 1.200 persone secondo i dati israeliani, nella Striscia di Gaza sono iniziate le operazioni militari israeliane contro Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell'enclave palestinese. (Adnkronos)

Su altri giornali

E ora che l’Iran ha risposto? Per giorni l’élite di potere della Repubblica islamica è apparsa incerta se rispondere ai terribili colpi inferti al “fronte della resistenza” per paura di provocare la reazione di quell’irrefrenabile rullo compressore che sono oggi le forze armate israeliane. (Avvenire)

Per l’Iran, è in gioco la sopravvivenza del regime. Anche l’immancabile risposta israeliana verrà calibrata con gli americani. (Corriere della Sera)

Eppure quando l’ora più buia è rintoccata all’alba luminosa del 7 ottobre, Mr. I sei volumi di «La Storia della Seconda Guerra Mondiale» stanno allineati nell’ufficio a Gerusalemme dove è entrato per la prima volta nel 1996. (Corriere della Sera)

Non era finito, anzi. Un anno da Netanyahu

Se lo scopo di Hamas era di rompere gli equilibri regionali, oltre che incutere terrore e lasciare una traccia di barbarie inaudita, il Movimento della resistenza islamica li ha conseguiti entrambi. Pure i rapporti di forza regionali sono profondamente alterati, ma la piega che stanno pren… (La Stampa)

Le varie corti internazionali e il consiglio di sicurezza dell'Onu adotteranno le proprie decisioni e risoluzioni per determinare se le azioni militari israeliane possano essere considerate crimini internazionali o meno. (L'HuffPost)

«Non dimenticheremo, non possiamo fingere che non sia mai accaduto. Il 7 ottobre Benyamin Netanyahu non ha saputo difendere Israele e dopo non ha voluto l’accordo che avrebbe riportato a casa gli ostaggi ora a Gaza». (il manifesto)