Il conflitto mediorientale: nell’ora più buia

Il conflitto mediorientale: nell’ora più buia
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LA NAZIONE ESTERI

Domenica scorsa ho affermato che il tentativo israeliano di annientare il terrorismo consente a noi occidentali di vivere ben protetti nelle nostre case e di farci ritenere che quel male assoluto lo si possa arginare con la forza della cultura e del dialogo senza l’uso delle armi. E siamo convinti di essere al sicuro perché quel che accade laggiù è una cosa sufficientemente lontana, con cause che poco hanno a che vedere con noi. (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Le evidenti responsabilità di Hamas per le azioni terroristiche nei confronti di Israele non giustificano reazioni sproporzionate. Caro Avvenire, la drammatica escalation in Medio Oriente ci dimostra, ancora una volta, che gli estremismi e i fondamentalismi politici, culturali e religiosi alimentano solo guerre e varie forme di violenza, senza risolvere i problemi che sono alla base dei conflitti. (Avvenire)

L’eliminazione pressoché totale dei vertici di Hezbollah, la sfrontata superiorità della potenza militare israeliana, lo stesso recente discorso del premier Netanyahu, con la promessa agli iraniani che presto “sarebbero stati liberi”, hanno infine convinto un dubbioso Khamenei che l’inazione avrebbe tolto ogni credibilità ai suoi proclami e scoraggiato oltre misura i propri alleati. (Avvenire)

La domanda è ovvia: dobbiamo temere un confronto armato tra Iran e Israele? Una guerra regionale che diventi globale e coinvolga anche gli Stati Uniti? Che prescinda dal gioco delle reciproche rappresaglie? Chiaro che la situazione può sfuggire di mano, ma le parti calcolano i rischi con cura. (Corriere della Sera)

Tutto passa, non Netanyahu

La guerra in Medio Oriente si allarga a macchia d’olio. Dopo l’attacco con missili balistici, condotto dall’Iran contro Israele il primo ottobre, si attende ora la risposta di Tel Aviv. (ISPI)

A una settimana dalla uccisione a Beirut di Hassan Nasrallah e dei comandanti di Hezbollah con cui era riunito e a due giorni dalla rappresaglia iraniana con il lancio di circa duecento missili contro Israele, ora si attende con il fiato sospeso la risposta militare di Gerusalemme. (L'HuffPost)

La mattina del 7 ottobre 2023, a 83 anni, questo ex giornalista – il primo ad aver raccontato a Israele il massacro di Sabra e Chatila, il primo a incontrare Yasser Arafat – è stato portato a Gaza, ferito, mentre alle sue spalle la casa dove a… (la Repubblica)