Ma Israele è più forte e Teheran più isolata

Ma Israele è più forte e Teheran più isolata
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Israele e il Medio Oriente sono molto diversi oggi dal 7 ottobre 2023. Se lo scopo di Hamas era di rompere gli equilibri regionali, oltre che incutere terrore e lasciare una traccia di barbarie inaudita, il Movimento della resistenza islamica li ha conseguiti entrambi. La traccia terroristica è indelebile. Pure i rapporti di forza regionali sono profondamente alterati, ma la piega che stanno pren… (La Stampa)

Su altri media

Le evidenti responsabilità di Hamas per le azioni terroristiche nei confronti di Israele non giustificano reazioni sproporzionate. Il rischio di una guerra nucleare deve essere evitato a ogni costo, ricercando le necessarie mediazioni per un nuovo equilibrio geo-politico che garantisca la pace. (Avvenire)

I sei volumi di «La Storia della Seconda Guerra Mondiale» stanno allineati nell’ufficio a Gerusalemme dove è entrato per la prima volta nel 1996. Ammirato compulsatore di Winston Churchill, Benjamin Netanyahu si è sempre considerato l’unico leader in grado di proteggere Israele (Corriere della Sera)

Riprendendo Federico Rampini sul Corsera, abbiamo provato a dare una chiave di lettura sul perché l’Iran appare solo nella guerra contro Israele e chi sono i grandi assenti in questo conflitto. Sulle pagine de il Manifesto, Alberto Negri offre un punto di vista alternativo a quello del 'blocco atlantico' (Dire)

La guerra che tutti temono, ma né Netanyahu né l'Iran vogliono

Nel giro di un anno, la peggior crisi nell’area da circa mezzo secolo è arrivata a coinvolgere di fatto l’intera regione. L’escalation iniziata un anno fa, con l’attacco di Hamas a Israele, non si limita più ai soli territori di Israele e Gaza. (ISPI)

Una settimana per l'escalation. Dal 7 ottobre dello scorso anno non sono mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas di quel giorno in Israele. (Adnkronos)

La domanda è ovvia: dobbiamo temere un confronto armato tra Iran e Israele? Una guerra regionale che diventi globale e coinvolga anche gli Stati Uniti? Che prescinda dal gioco delle reciproche rappresaglie? Chiaro che la situazione può sfuggire di mano, ma le parti calcolano i rischi con cura. (Corriere della Sera)