Regeni, testimone: “Lo torturavano con la corrente”
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Torture e sevizie, scosse e percosse. È il racconto dell’orrore di un ex detenuto palestinese, proiettato ieri in un documentario davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma nel processo ai quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni, il ricercatore trovato cadavere a gennaio 2016 al Cairo. “Giulio era ammanettato … (Il Fatto Quotidiano)
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Unasala d'aula carica di tensione, silenziosa testimone dell'orrore che riaffiora. (Secolo d'Italia)
Nuova testimonianza nel caso di Giulio Regenti. "Era ammanettato con le mani dietro la schiena e aveva gli occhi bendati". (ilmessaggero.it)
Ma se ieri Salvini fosse stato nell’aula dove è in corso il processo a quattro 007 egiziani (il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif) accusati di aver sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato cadavere in Egitto a gennaio del 2016, probabilmente le sue certezze sull’Egitto sarebbero più che vacillate. (LA NOTIZIA)
«Era ammanettato con le mani dietro la schiena e gli occhi bendati. L’ho rivisto che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla verso le celle». (Open)
«Era bendato e sfinito dalla tortura: le guardie lo portavano a spalla, verso la sua cella». (il manifesto)
Imputati nel processo sono 4 quattro 007 egiziani: ovvero, Usham Helmi, il generale Sabir Tariq e i colonnelli Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati del reato di sequestro di persona pluriaggravato (mentre al solo Sharif sono contestati anche i reati di concorso in lesioni personali aggravate e di concorso in omicidio aggravato, ndr). (Il Fatto Quotidiano)