Giulio Regeni, la testimonianza: «In carcere l'ho visto bendato, sfinito dalle torture»

Giulio Regeni, la testimonianza: «In carcere l'ho visto bendato, sfinito dalle torture»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Vanity Fair Italia INTERNO

«Non era nudo, indossava degli abiti, dei pantaloni scuri e una maglietta bianca. Ho visto un altro detenuto con segni di tortura sulla schiena. I carcerieri insistevano molto con la domanda "Giulio dove hai imparato a superare le tecniche per affrontare l'interrogatorio". Erano nervosi, usavano la scossa elettrica e lo torturavano con la corrente». Secondo questo testimone non c'erano solo i carcerieri, ma anche «gli investigatori, ufficiali che non avevo visto prima e un colonnello, un dottore specializzato in psicologia (Vanity Fair Italia)

Su altre testate

"Era ammanettato con le mani dietro la schiena e aveva gli occhi bendati". Guerra Ucraina, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le difese aeree russe hanno abbattuto 5 missili americani Atacms sulla regione di Bryansk. (ilmessaggero.it)

Nuova udienza del processo per la morte di Giulio Regeni Giulio Regeni ammanettato, bendato e “sfinito dalla tortura“. È quanto racconta un testimone, un palestinese che è stato detenuto nella stessa struttura degli apparati egiziani in cui era stato portato il ricercatore italiano. (Virgilio Notizie)

Lo ha detto il palistinese nel video di un documentario mandato in onda da Al Jazeera e proiettato oggi in aula al processo per l'uccisione di Regeni stesso in corso a Roma: l'uomo è stato detenuto in una struttura penitenziaria degli apparati egiziani. (ilmessaggero.it)

Orrore in aula al processo Regeni, ricostruite le torture subite da Giulio

Unasala d'aula carica di tensione, silenziosa testimone dell'orrore che riaffiora. (Secolo d'Italia)

Così ha detto un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera e acquisito agli atti nel processo per l’omicidio del giovane ricercatore universitario. Non era nudo, indossava degli abiti. (Agenzia askanews)

Ma se ieri Salvini fosse stato nell’aula dove è in corso il processo a quattro 007 egiziani (il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif) accusati di aver sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato cadavere in Egitto a gennaio del 2016, probabilmente le sue certezze sull’Egitto sarebbero più che vacillate. (LA NOTIZIA)