Giulio «torturato con la corrente»: la testimonianza choc in video

Giulio «torturato con la corrente»: la testimonianza choc in video
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il manifesto INTERNO

«Era bendato e sfinito dalla tortura: le guardie lo portavano a spalla, verso la sua cella». Parla attraverso una video intervista, realizzata dall’emittente qatariota Al Jazeera, il testimone oculare delle torture inflitte a Giulio Regeni dalla National Security egiziana tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016, giorno in cui il suo cadavere venne ritrovato lungo l’autostrada tra il Cairo e Alessandria. (il manifesto)

Su altre fonti

È il racconto dell’orrore di un ex detenuto palestinese, proiettato ieri in un documentario davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma nel processo ai quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni, il ricercatore trovato cadavere a gennaio 2016 al Cairo. (Il Fatto Quotidiano)

“Se non possiamo considerare ‘paese sicuro’, un paese dove vanno oltre un milione di italiani per le vacanze, facciamo ridere…”. Ma se ieri Salvini fosse stato nell’aula dove è in corso il processo a quattro 007 egiziani (il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif) accusati di aver sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato cadavere in Egitto a gennaio del 2016, probabilmente le sue certezze sull’Egitto sarebbero più che vacillate. (LA NOTIZIA)

“Ho visto Giulio Regeni che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla, lo riportavano alle celle”. Questo il racconto di un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera mostrato in Aula nel corso del processo sul sequestro, le torture e l’omicidio del giovane ricercatore universitario. (Il Fatto Quotidiano)

Il testimone al processo per Giulio Regeni: «L’ho visto bendato e ammanettato, sfinito dalla tortura»

Giulio Regeni, spunta un testimone. L'ho rivisto che usciva dall'interrogatorio, sfinito dalla tortura. (ilmessaggero.it)

Queste le parole di Irene Regeni, sorella del ricercatore friulano, nel corso della sua testimonianza durante il processo a Roma sul sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni. Perché Giulio? Le domande che ci continuiamo a porre ancora oggi”. (Il Fatto Quotidiano)

Lo afferma nel video di un documentario mandato in onda da Al Jazeera, e proiettato oggi in aula al processo in corso a Roma per la morte del ricercatore, un cittadino palestinese che è stato detenuto in una struttura detentiva degli apparati egiziani. (L'Unione Sarda.it)