Crisi KTM: Stefan Pierer ha fatto una promessa, ma c’è chi parla addirittura di “manette”. Ecco cosa succederà davvero...
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Arrabbiati, ma fiduciosi. A voler fare una sintesi in tre parole su come le principali testate austriache stanno riportando le notizie sulla tremenda crisi di KTM è esattamente questo quello che viene da dire. Perché la rabbia è proprio ciò che si percepisce per prima rispetto non tanto a KTM, ma al suo amministratore, Stefan Pierer. Quello che tutti si chiedono, di fatto, è come sia stato possibile che una azienda che è sembrata in crescita fino a pochissimi mesi fa e che per anni ha chiuso il bilancio addirittura con utili sia arrivata nel giro di così poco tempo sul lastrico. (MOW)
La notizia riportata su altre testate
Il brand, come riportato dall’Alpenländische Kreditorenverband, l’Associazione dei creditori alpini, ha accumulato un debito complessivo di 2,9 miliardi di euro, una cifra impressionante che rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per i 2.500 creditori coinvolti. (Info Motori)
Con questa stringatissima nota Peter Vogl, l'avvocato che è stato nominato commissario per il risanamento dell'azienda austriaca, ha formalmente dato il via libera alla prosecuzione delle operazioni del gigante austriaco delle moto, recentemente entrato in una crisi legata al forte indebitamento e alla sovrapproduzione di veicoli rimasti invenduti. (Dueruote)
Le tetre previsioni degli adulti si fanno spaventosamente vere e la tua preoccupazione cresce di pari passo con la conoscenza sull’argomento perché non solo è tutto vero, è tutto per sempre. (MOW)
– Grave crisi finanziaria per KTM. E’ insolvenza per l’azienda austriaca che ha presentato un piano di riorganizzazione con i creditori ed entro febbraio si capirà se sarà stato accettato oppure no. (Quotidiano Sportivo)
Ktm è alle prese con una crisi senza precedenti. La casa motociclistica del gruppo Pierer Mobility ha un debito di 3 miliardi e perdite stimate per il 2024 superiori ai 900 milioni di euro. Un quadro delicato che ha portato i vertici della società a una sorta di amministrazione controllata, gestita internamente, secondo quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport. (Lettera43)
La situazione potrebbe essere molto grave, lo stop alla MotoGP resta per tanti osservatori una delle opzioni. Però in questo momento c’è più di una speranza che si continui: ci risulta, in particolare, che tutti i piloti e i loro manager abbiano ricevuto una mail interna dal tono rassicurante. (Moto.it)