Chi tra editori e autori ha deciso di non partecipare a Più Libri Più Liberi 2024 dopo il caso Caffo
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Più Libri Più Liberi 2024 passerà alla storia come una delle edizioni più travagliate nella scena editoriale italiana. La fiera organizzata all'Associazione Italiana Editori (Aie) e dedicata alla piccola e media editoria si terrà alla Nuvola di Roma dal 4 all'8 dicembre prossimi, ma il regolare svolgimento della manifestazione sarà minato dalle polemiche e dalle reazioni che si sono succedute nelle scorse settimane. (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Dopo quella di Bao Publishing e di Zerocalcare di ieri, oggi un’altra defezione importante, che non è detto però che sia l’ultima: la casa editrice Gigaciao, fondata dai fumettisti e youtuber Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua, ha annunciato che non parteciperà all’edizione 2024. (Il Fatto Quotidiano)
Al centro della discussione sta, infatti, la polemica riguardo l’invito a Più libri Più liberi di Leonardo Caffo, filosofo e autore sotto processo per maltrattamenti alla ex-compagna. Difficilmente le fiere del libro e del fumetto riescono a essere al centro dell’attenzione mediatica. (Orgoglionerd)
Sembrava fosse finita e invece è appena iniziata. Portabandiera dell’iniziativa è la casa editrice indipendente Effequ, ma altre, come Racconti edizioni, si sono presto aggregate. (MOW)
Ed è qui che si vede tutta l’ipocrisia. C’è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a “Più Libri Più Liberi” di Roma: ipocrisia. (Nicola Porro)
Allora, iniziamo. Ebbene, proverò a spiegare anche a chi della qui narrata vicenda nulla sa e nulla gli frega qual è il problema principale di questa storia che da giorni è la più visualizzata sui telefoni della gente cosiddetta di cultura in Italia. (MOW)
"Pur apprezzando il passo indietro e le scuse, ho riflettuto a lungo e non me la sento personalmente di partecipare a questa edizione", così il fumettista Sio, attraverso un lungo post su Instagram, annuncia la sua decisione di non prendere parte all’edizione 2024 di Più libri più liberi (Adnkronos)