Siria, il “buon Natale” dei jihadisti ripuliti: alberi in fiamme, spari in chiesa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Albero di Natale incendiato, croci nel cimitero divelte, spari di mitragliatore nella chiesa greco-ortodossa. Sono gli auguri di buone feste ai cristiani dei jihadisti “buoni”, quelli ripuliti da Abu Muhammad Al Jolani, l’ex tagliagole che ora si è un po’ tagliato la barba e, rovesciato il sanguinario regime siriano di Bashar al-Assad, si appresta a stabilire proficue relazioni diplomatiche con i Paesi occidentali. (Nicola Porro)
Su altre testate
Albero bruciato in Siria, rivolta a Damasco (Liberoquotidiano.it)
Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle zone cristiane di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella Siria centrale, come hanno testimoniato i giornalisti dell'AFP. (Corriere TV)
Dopo l’incendio di un albero di Natale a Suqaylabiyah, nella regione centrale di Hama, centinaia di cristiani si sono radunati nelle strade di Damasco per manifestare il loro dissenso. “Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto”, ha dichiarato uno dei partecipanti alla manifestazione, esprimendo il sentimento di frustrazione della comunità. (Tiscali Notizie)
Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco per protestare contro l'incendio (Secolo d'Italia)
Le forze israeliane hanno fatto irruzione nei campi occupati della Cisgiordania, schierando dei cecchini nel campo profughi di Tulkarem. (Sky Tg24 )
Albero di Natale bruciato in Siria, a Damasco scoppia la protesta 24 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)