Inchiesta Ultras Inter e Milan, i pm di Milano: "I tifosi chiedevano armi e campo addestramento per gli scontri"

Inchiesta Ultras Inter e Milan, i pm di Milano: I tifosi chiedevano armi e campo addestramento per gli scontri
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Continuano ad emergere nuovi dettagli delle indagini che la Procura di Milano coordinata dal Gip Santoro e dal Procuratore Capo Viola, che hanno portato a 19 arresti a carico dei vertici del tifo organizzato di Inter e Milan. Dagli atti emerge anche la volontà dichiarata di intraprendere un percorso di violenza organizzata che va oltre il contesto della mentalità ultras.GRUPPO MILITARE - "Organizzare e dar vita a scontri con le opposte tifoserie o le Forze dell’Ordine è un aspetto fondamentale della mentalità ultras ed essere un gruppo militarmente forte è essenziale per acquisire, rispetto ed autorevolezza" è il resconto fatto dai pm Paolo Storari e Sara Ombra e trasmesso ai propri superiori. (Calciomercato.com)

Ne parlano anche altri giornali

Emergono nuove intercettazioni in merito all’inchiesta ultras dell’Inter, portata avanti dai PM di Milano dopo le misure cautelari di ieri. (Inter-News)

Eppure, la procura di Milano ha comunque avviato quello che tecnicamente è un “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan, dopo il blitz che ha spazzato via i vertici delle due curve, per le attività illecite e le infiltrazioni della criminalità. (La Gazzetta dello Sport)

Gli investigatori hanno effettuato nella sua casa di Vimercate una perquisizione «presso terzi». Sono una sessantina in totale, compresi gli arrestati, le persone che sono state perquisite lunedì mattina dalla polizia. (Corriere Milano)

Dirigente Inter ai pm: “Ferdico mi impose di parlare solo con lui. Incontrai anche…”

Caso Ultras, Tuttosport riporta l'ordine della Procura ai club: "Tagliare i legami con la malavita" (Milan News)

Ulteriori dettagli in arrivo dai pm nell'operazione che ha portato all'arresto di 19 ultras tra capi tifoseria di Inter e Milan. (TUTTO mercato WEB)

Gli investigatori hanno appurato che si trattava di Antonio Bellocco, l'erede dell'omonima cosca della 'ndrangheta, ucciso quasi un mese fa dall'altro capo del direttivo interista Andrea Beretta. (fcinter1908)