Emis Killa perquisito nell'inchiesta sugli ultras di Inter e Milan

- Emiliano Rudolf Giambelli, noto al grande pubblico come Emis Killa, è finito sotto i riflettori nell'ambito dell'inchiesta che ha scosso le curve di Inter e Milan. Sebbene il rapper milanese non risulti indagato, la sua abitazione è stata perquisita dagli agenti della Dda e della Squadra Mobile di Milano, in quanto ritenuto in rapporti con Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri della Curva Sud. La perquisizione, avvenuta lunedì 30 settembre, ha portato al sequestro di 40 mila euro in contanti e tre tirapugni.

L'inchiesta, denominata "Doppia curva", ha visto l'arresto di 19 persone e la perquisizione di una sessantina di individui, tra cui lo stesso Emis Killa. Gli investigatori hanno passato al setaccio la sua abitazione di residenza a Bernareggio, in provincia di Monza, alla ricerca di elementi utili per l'indagine. Nonostante il rapper non sia formalmente indagato, la sua amicizia con i capi ultras della Curva Sud, mai nascosta anche sui social, ha destato l'interesse degli inquirenti.

Giuseppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell'Inter, ha commentato la situazione con serenità, dichiarando che il club è tranquillo riguardo alle infiltrazioni nelle curve dei nerazzurri e del Milan. Tuttavia, la vicenda ha sollevato numerosi interrogativi sulla gestione delle tifoserie organizzate e sui legami tra queste e personaggi noti del mondo dello spettacolo.

L'inchiesta ha messo in luce un sistema complesso e ramificato, in cui le relazioni personali e le amicizie giocano un ruolo cruciale. Emis Killa, con la sua notorietà e la sua vicinanza ai capi ultras, rappresenta un tassello importante di questo mosaico. La sua perquisizione, pur non essendo un atto d'accusa formale, evidenzia come le indagini stiano cercando di fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa intricata vicenda.

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