Cecilia Sala in Iran, dove siete care femministe?

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Nicola Porro INTERNO

Dallo scorso 19 dicembre la giornalista del Foglio Cecilia Sala si trova rinchiusa in una cella nella prigione di Evin, carcere simbolo della repressione politica del regime di Teheran dove vengono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri considerati ostili dagli ayatollah. I motivi della cattura della giornalista italiana restano ancora riservati, sebbene nelle ultime ore siano iniziate a circolare voci (ancora da verificare) relative a una possibile rappresaglia dei Pasdaran compiuta per vendicare l’arresto di un iraniano legato ai Guardiani della rivoluzione avvenuto all’aeroporto di Malpensa lo scorso 16 dicembre. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri media

Oggi che i due marò sono stati assolti, Latorre in una intervista al Giornale concessa a Matteo Carnieletto commenta a sua volta la situazione della Sala. (Liberoquotidiano.it)

Con il passare delle ore e dei giorni, il sospetto che l’arresto di Cecilia Sala sia legato a quello dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedininajafabani (noto anche come Abedini) avvenuto tre giorni prima a Milano, sta diventando sempre più concreto. (Corriere Roma)

Speriamo vivamente che la giornalista venga presto liberata e possa tornare in Italia sana e salva. Che ci faceva Cecilia Sala in Iran? Da quel che emerge dalla sua pagina Twitter, faceva interviste sul patriarcato con un taglio evidentemente critico rispetto al governo di Teheran (Il Giornale d'Italia)

VIDEO Sit-in a Torino per Cecilia Sala, "non restiamo in silenzio"

Mentre il governo italiano cerca di trattare i termini per la sua scarcerazione, da subito sui social è iniziato a girare l'hashtag #freeCecilia. (la Repubblica)

"Stamane la nostra ambasciatrice a Teheran è andata al ministero degli Esteri iraniano, ha incontrato il viceministro degli Esteri, il quale ha detto che ancora non è stato formulato il capo di imputazione, e appena la giustizia iraniana la comunicherà agli Esteri verrà detto per quali motivi è stata arrestata". (La Stampa)

Non rimanere in silenzio davanti all’arresto di Cecilia Sala in Iran. “Crediamo che non si debba stare in silenzio di fronte ad un arresto illegittimo di una nostra concittadina che stava facendo il proprio lavoro, cioè dare informazioni a tutti noi su cosa succede in Iran, dove il regime calpesta i diritti dei cittadini iraniani e in particolare delle donne iraniane e siamo qui a dirlo”. (LAPRESSE)