Media, 'Netanyahu ordina a Idf di restare in Sira per un anno'
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L'Esercito israeliano (Idf) ha ricevuto istruzioni dal primo ministro Benjamin Netanyahu di rimanere per un anno, almeno fino alla fine del 2025, nella zona siriana di Hermon conquistata dopo il crollo del regime di Assad: lo riporta Channel 12. La data, spiega l'emittente tv israeliana, è stata fissata in base alla valutazione secondo cui per la fine dell'anno prossimo la situazione politica e di sicurezza in Siria si sarà stabilizzata, e per allora sarà possibile sapere se nel Paese ci sarà un soggetto che rispetterà gli accordi di separazione delle forze del 1974 (Tuttosport)
Su altri media
Una violenta esplosione si è verificata domenica sera nella città portuale di Tartus in Siria. In un nuovo raid israeliano contro le infrastrutture militari dell’esercito del deposto regime di Assad, l’Idf ha colpito depositi di missili. (LAPRESSE)
Jeep Land Rover Defender blu avio e tenute scure senza insegne, gli incursori dello Shaldag, unità d’élite dell’Aeronautica Israeliana (IAF) non hanno fatto mistero - almeno nei giorni a seguire - del loro raid in stile LRDG sulle alture del Golan. (Inside Over)
La decisione di espandere la popolazione israeliana sulle alture del … Il primo ministro israeliano, Bibi Netanyahu lo ha detto senza mezzi termini, subito dopo che il suo governo ha approvato – ieri sera - all'unanimità, il suo piano per espandere la popolazione israeliana nella zona contesa. (L'HuffPost)
Negli ultimi giorni Israele ha messo a segno in Siria centinaia di attacchi aerei – venerdì le Israel Defense Forces parlavano di oltre 500 raid in 48 ore, ma nelle ultime ore se ne sono contate diverse altre decine – distruggendo un gran numero di obiettivi militari tra aerei da combattimento, missili, aeroporti, depositi di carburante e navi della marina e colpendo “circa il 90%” delle potenza militare di Damasco. (Il Fatto Quotidiano)
Più di 2mila soldati dell'esercito siriano, fuggiti in Iraq nel fine settimana dopo il crollo del governo di Damasco, stanno attualmente vivendo in una tendopoli creata dal governo iracheno per ospitarli. (Corriere della Sera)
Il governo Netanyahu procederà incontrastato con il suo programma di colonizzazione, sfruttando ancora le opportunità che l’attuale quadro mediorientale gli sta offrendo. A poco serviranno gli ammonimenti soft della Germania a Israele a cui Berlino ha chiesto ieri di rinunciare ai suoi piani appena annunciati per raddoppiare il numero dei coloni nelle Alture del Golan siriano occupato. (il manifesto)