Alpinisti bloccati sul Gran Sasso: «Dopo quattro giorni le speranze di trovarli vivi sono quasi a zero, c’è solo un’unica possibilità»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La finanza del soccorso alpino fa il punto sulle ricerche. Una squadra è riuscita a raggiungere Vallone dell’Inferno, dove domenica è stato captato l’ultimo Sos. Ma finora nessuna traccia dei dispersi Le speranze si assottigliano per le operazioni di ricerca di Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48 anni, i due alpinisti di Santarcangelo di Romagna dispersi sulla cima del Gran Sasso. «Non so fino a che punto si debba sperare, ma la speranza c’è sempre, è l’ultima a morire», ha detto il finanziere Marco Moreschini del nucleo di soccorso alpino dell’Arma dell’Aquila ai microfoni dell’emittente abruzzese Rete 8. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
Dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, il sole e l’aumento delle temperature stanno contribuendo ad un significativo incremento del rischio valanghe sull’Appennino centrale e meridionale. Questo livello indica un rischio concreto di improvvisi distacchi di neve, sia naturali che provocati. (Meteo Italia)
Ma noi vogliamo continuare a sperare nel miracolo”. – “Ogni ora che passa, le speranze di trovare Luca e Cristian vivi si affievoliscono. (il Resto del Carlino)
Le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti di Santarcangelo di Romagna dispersi dal 22 dicembre, sono state nuovamente sospese. Lo riporta ChietiToday. (Virgilio)
Sono stati giorni davvero brutti sull’Appennino centrale, il Gran Sasso è stato sferzato da venti fortissimi e bufere di neve. (Mount Live)
Rischio valanghe, niente soccorsi via terra – Le squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza sono giunte di nuovo a Fonte Cerreto (base della partenza della funivia per Campo Imperatore) per coordinare la ripresa delle attività di ricerca dei due alpinisti, scivolati in un canalone mentre scendevano dalla vetta. (Il Fatto Quotidiano)
Avremo le ricerche con gli elicotteri e in quota ci saranno almeno venti soccorritori», ha detto il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Daniele Perilli. «Il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive. (ilmattino.it)