Alpinisti morti, la rabbia di Marco, fratello di Luca Perazzini: «Presenterò un esposto, non dovevano farli salire»

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La tragedia che ha colpito Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti trovati senza vita dopo essere rimasti bloccati da una bufera nel vallone dell’Inferno sul Gran Sasso, ha sollevato polemiche e domande sulla sicurezza in montagna. Marco Perazzini, fratello di Luca, non nasconde il suo dolore e la sua rabbia. «Se le condizioni meteorologiche erano troppo proibitive, l’accesso alla montagna andava impedito. (leggo.it)

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Le operazioni per recuperare i corpi dei due alpinisti rimasti bloccati nel Vallone dell’Inferno, sul Gran Sasso, domenica 22 dicembre, sono state assai complesse e hanno richiesto ore di lavoro: le squadre arrivate sul posto dopo i giorni di forte maltempo che aveva impedito qualsiasi tentativo di avvicinamento erano formate da unità di Guardia di Finanza e soccorso Alpino. (Corriere della Sera)

Forse hanno continuato a parlarsi e a farsi coraggio a vicenda, mentre la notte del Gran Sasso calava su di loro con temperature al di sotto dei -10 gradi e raffiche di vento a 140 chilometri orari. Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, 48, da Santarcangelo di Romagna (nel Riminese), i due alpinisti dispersi dal 22 dicembre scorso, erano a pochi metri l’uno dall’altro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Amavano la montagna, ne conoscevano i rischi. “Io continuo a chiedermi perché non hanno impedito l’accesso a Luca e Cristian. (Il Fatto Quotidiano)

Luca e Cristian morti sul Gran Sasso, "pronto l'esposto": perché la tragedia finisce in tribunale

Familiari, amici e colleghi. Oltre seicento persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata a San Vito, frazione di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, per il quarantaduenne Luca Perazzini e il quarantottenne Cristian Gualdi, i due amici alpinisti morti sul Gran Sasso (Corriere della Sera)

Le vittime sono due alpinisti esperti originari di Santarcangelo di Romagna (Rimini) che risultavano dispersi in un canalone sul Gran Sasso (a 2.700 metri di quota) dopo essere scivolati verso la Valle dell'Inferno. (iLMeteo.it)

Marco Perazzini, fratello di Luca, è convinto che i due ragazzi (rispettivamente di 42 e 48 anni) si sarebbero potuti salvare se solo fossero stati fermati prima di salire, date le previsioni meteo. (Liberoquotidiano.it)