Dottrina Trump-Musk: la diplomazia anomala che rompe i protocolli

Dottrina Trump-Musk: la diplomazia anomala che rompe i protocolli
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Justin Trudeau, Viktor Orban, Javier Milei. E Giorgia Meloni. Sono questi i nomi dei leader che Donald Trump ha incontrato in privato ancora prima di giurare come 45° presidente Usa. A parte Trudeau – che Musk sbeffeggia su X storpiandone il nome in “true-dough” (più o meno, “un bell’impiastro”) – che frequenta la leadership statunitense per ovvi motivi di contiguità storica e geografica del Canada con gli Usa, gli altri due sono i campioni del populismo euroscettico e ultraliberista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se l’“ordine neoliberale” sembra al tramonto, non altrettanto può dirsi di vari elementi del neoliberismo che mostrano una particolare resilienza ibridandosi con molti aspetti dei populismi. Si profila la ridefinizione congiunta del neoliberismo, della globalizzazione e dello stesso capitalismo, che è sempre meno animato da deterministiche «leggi di movimento». (il manifesto)

Quelli che non molti sanno, infatti, è che il più famoso degli immigrati illegali che Donald Trump ha promesso di espellere degli Stati Uniti, possa essere stato proprio Elon Musk. (ilmessaggero.it)

La differenza è che una volta lo facevano comprando giornali e stazioni televisive, adesso con il web e con una audience internazionale. Musk è dunque qualcosa di nuovo e di vecchio: una sorta di Citizen Kane globale, per citare il magnate dell’… (L'HuffPost)

Elon Musk? No, sveglia compagni: il problema è l'Islam

Stiamo precipitando in un abisso. (comune-info.net)

Corrado Ocone 04 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)

Daniele Capezzone 05 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)