Oicidio di Denis Bergamini, un “delitto d’onore”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Per quanto il processo sia di natura indiziaria, la Corte ha raggiunto al di là di ogni ragionevole dubbio la convinzione circa la responsabilità dell’imputata”. Sono le motivazioni della sentenza del processo di primo grado sulla morte di Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. Una sentenza arrivata lo scorso 1° ottobre e che ha portato a distanza di 35 anni dai fatti alla condanna a 16 di reclusione di Isabella Interno, ex fidanzata del calciatore del Cosenza, per omicidio in concorso con ignoti. (Estense.com)
Su altre testate
Advertisement (Quotidiano online)
Cinquecento pagine per dare un’ulteriore spallata al muro di silenzi che per 35 anni ha relegato a suicidio il delitto del centrocampista 29enne in forza al Cosenza, inviando gli atti alla Procura affinché indaghi per concorso in omicidio il cugino di Isabella, Roberto Internò. (il Resto del Carlino)
Eccolo il ritratto di Isabella Internò, ultima fidanzata e assassina dell’ex stella del Cosenza Calcio Denis Bergamini, ammazzato trentacinque anni fa lungo la statale 106, nei pressi di Roseto C… (la Repubblica)
Un delitto passionale arrivato dopo una «fredda pianificazione» e dettato da «un proposito vendicativo». (Corriere della Sera)
Non suicida come ritenuto per anni ma assassinato con premeditazione, secondo la convinzione della corte d’Assise di Cosenza che ha vergato cinquecento pagine per motivare la sentenza di condanna a sedici anni di Isabella Internò, ex fidanzata del giovane centrocampista. (il Resto del Carlino)
In realtà fu ucciso e quella del suicidio fu soltanto una messinscena, e Inernò prese parte attiva all'omicidio. Per questo la ex fidanzata Isabella Internò lo ha ucciso. (leggo.it)