Delitti irrisolti, si fermi il circo mediatico giudiziario

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Gazzetta di Parma INTERNO

Mentre si riaprono i fascicoli di processi che credevamo chiusi per sempre, la macchina dell’informazione è già pronta a riaccendere la giostra del dibattito televisivo, dei talk show urlati, degli esperti in studio che analizzano ogni dettaglio, spesso senza aggiungere nulla di concreto alla ricerca della verità. Perché se c’è una cosa che in Italia non cambia mai è questa: la giustizia può tentennare, ma la spettacolarizzazione del dolore e del mistero non si ferma mai. (Gazzetta di Parma)

Su altri giornali

La difesa di Andrea Sempio, con i legali Massimo Lovati e Angela Taccia, ha già depositato al gip di Pavia le “deduzioni” con cui si oppone alla richiesta di maxi incidente probatorio con analisi genetiche ad ampio raggio, presentata ieri dalla Procura nelle nuove indagini sul caso di Garlasco. (La Repubblica)

Per la prima volta, dopo dieci giorni di silenzio la Procura di Pavia esce allo scoperto sull'inchiesta-bis sull'omicidio di Garlasco. E rivela ciò che non era noto: a diciott'anni dall'assassinio di Chiara esistono ancora reperti e materiale genetico rimasti, in tutto o in parte, inesplorati nelle prime indagini, quelle che portarono alla condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato della vittima. (il Giornale)

MILANO. A diciotto anni dal delitto di Garlasco, all’istituto di Medicina legale di Pavia esiste una serie di campioni biologici, reperti di diversa natura ma anche tamponi effettuati all’epoca sul corpo di Chiara Poggi che non sono mai stati analizzati in questi anni. (La Stampa)