Pogacar,ho pensato a tris Giro-Tour-Vuelta ma volevo il Mondiale

Pogacar,ho pensato a tris Giro-Tour-Vuelta ma volevo il Mondiale
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Il Mattino di Padova SPORT

"Devo dire che ho pensato di farle tutte tre. Ma c'erano anche le Olimpiadi e poi il mio corpo aveva bisogno di riposo e andare alla Vuelta e cercare di vincere significava saltare le Olimpiadi e fare un training specifico per abituarmi all'altitudine e non è facile perché devi essere nella forma migliore e quest'anno sarebbe stato impossibile". Lo ha detto Tadej Pogacar al Festival dello sport di Trento, sulla possibilità di partecipare alle tre grandi corse d'Europa, Giro, Tour e Vuelta. (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre fonti

255 i km in programma con partenza da Bergamo per un percorso duro e selettivo con otto ascese e un dislivello superiore ai 4700 metri.. A guidare l’elenco dei pretendenti al successo non può che essere Tadej Pogacar. (Il Centro)

“Il pensiero di correre in un anno Giro, Tour e Vuelta c’è stato, ma c’erano le olimpiadi e poi l’obiettivo del 2024 era la maglia arcobaleno”, e ancora ai bambini che chiedono il segreto per essere un campione: “Le sconfitte fanno parte del percorso, da ragazzo ho perso molte corse, ma se ci credi davvero e ti alleni la vittoria poi arriva”. (l'Adige)

Anatomia di Tadej Pogacar, sloveno di Komenda e di stanza a Montecarlo, 26 anni compiuti lo scorso 21 settembre, fenomeno assoluto del ciclismo mondiale da quattro stagioni. Anatomia di un campione, di un prodigio e di un'entità ben definita e infinita, quanto il suo talento. (il Giornale)

Pogacar al Festival di Trento: «Sogno il tris Giro-Tour-Vuelta: ai ragazzi dico "io sono arrivato anche ultimo"»

In quest'occasione il 26enne della UAE Emirates, come riporta Il Corriere della Sera, ha parlato lungamente di come si è sviluppata la sua magnifica stagione, che lo ha visto completare la mitica doppietta Giro-Tour e anche di vincere la maglia iridata di campione del mondo e di conquistare due classiche monumento come Liegi-Bastogne-Liegi e la recentissima classica delle foglie morte, ma ha anche rivelato il suo modo di intendere il ciclismo, i suoi obiettivi futuri e il suo rapporto con i grandi del passato. (SpazioCiclismo)

Ogni volta che può, lo conferma: "Non mi piace confrontarmi con i ciclisti del passato, anche perchè conosco poco la loro storia, non ero nemmeno nato. (Sky Sport)

Anche se lui non li ama. Ora per Tadej Pogacar la definizione di campione non basta più: i paragoni con i più grandi di sempre sono non solo inevitabili, ma doverosi. (Corriere della Sera)