Pogacar: “Non mi piaceva il ciclismo, mi sono appassionato con Schleck” – il blog di Antonio Ruzzo

Pogacar: “Non mi piaceva il ciclismo, mi sono appassionato con Schleck” – il blog di Antonio Ruzzo
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il Giornale SPORT

Per pedalare ci sono Giro e Tour, c’è il mondiale. Ieri c’è stato il Lombardia. Per raccontarsi c’è il Festival dello Sport di Trento organizzato dalla Gazzetta dello Sport e Tadej Pogacar, nella giornata conclusiva, è uno degli ospiti d’onore. Atteso quanto merita, atteso il giusto. Perchè anche se ha solo 26 anni, il fenomeno sloveno ha già scritto una pagina fondamentale del ciclismo di sempre e dello sport in assoluto. (il Giornale)

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Negli occhi ancora l'ennesima impresa di una stagione da sogno e nella testa i pensieri su cosa, Tadej Pogacar, potrà regalare a noi appassionati di ciclismo nei prossimi anni. Il fenomeno di Komenda, capace quest'anno di vincere tantissimo tra cui il Giro d'Italia , il Tour de France e il recente Mondiale, non si è sottratto a nessuna domanda, spaziando dagli inizi in bicicletta fino agli obiettivi futuri. (Eurosport IT)

A margine delle domande relative a Il Lombardia 2024, ultimo grande obiettivo di una straordinaria stagione, lo sloveno non si è tirato indietro nel rispondere ad alcune domande legate al suo 2024, al suo dominio di questa stagione e ai sospetti che i risultati da lui raggiunti negli ultimi mesi hanno fatto nascere in alcuni appassionati e addetti ai lavori. (SpazioCiclismo)

Tre ore prima dell’evento la coda all’esterno dell’auditorium Santa Chiara era lunghissima. Leonardo, Giulio e Cristina non hanno nemmeno 10 anni, indossano la maglia con l’iride, quella gialla e quella rosa - Mondiale, Tour de France e Giro d’Italia, le tre perle della stagione perfetta dello sloveno - e porgono al campione le prime domande. (La Gazzetta dello Sport)

Pogacar tra i miti: "Io creo la mia storia, non amo i paragoni. Sanremo? Inadatta a me ma..."

Il 2024 del ciclismo passerà alla storia come l'anno di Tadej Pogacar: la Strade Bianche, la Volta di Catalogna, la Liegi-Bastogne-Liegi, il Giro d'Italia, il Tour de France, il Grand Prix di Montreal, i Mondiali in linea, il Giro dell'Emilia e il Giro di Lombardia. (ilmessaggero.it)

"Qualsiasi paragone con i grandi del ciclismo è bello ma non mi piace confrontarmi agli altri e poi non so molto della storia dell'epoca perché non ero neanche nato. Lo ha detto Tadej Pogacar al Festival dello sport di Trento "Non ho mai avuto un idolo, da giovane non mi interessavo molto al ciclismo - ha spiegato -. (Il Mattino di Padova)

Tadej Pogačar fa sognare i suoi tanti tifosi. In quest'occasione il 26enne della UAE Emirates, come riporta Il Corriere della Sera, ha parlato lungamente di come si è sviluppata la sua magnifica stagione, che lo ha visto completare la mitica doppietta Giro-Tour e anche di vincere la maglia iridata di campione del mondo e di conquistare due classiche monumento come Liegi-Bastogne-Liegi e la recentissima classica delle foglie morte, ma ha anche rivelato il suo modo di intendere il ciclismo, i suoi obiettivi futuri e il suo rapporto con i grandi del passato. (SpazioCiclismo)