Assad ha trasferito 250 mln $ dalla Siria alla Russia
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La banca centrale di Siria ha spostato circa 250 milioni di dollari di liquidità a Mosca nell’arco di due anni in cui l’allora dittatore siriano Bashar al-Assad era indebitato con il Cremlino per il sostegno militare e i suoi parenti acquistavano segretamente beni in Russia. Lo rivela il Financial Times che ha scoperto documenti che dimostrano che il regime di Assad, pur essendo disperatamente a corto di valuta estera , ha fatto volare quasi due tonnellate in banconote all’aeroporto Vnukovo di Mosca , depositandole presso le banche russe sottoposte a sanzioni. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
Come in un film, Assad ha trasferito milioni a Mosca, assicurandosi un esilio dorato sotto la protezione di Putin. In attesa delle incriminazioni internazionali, l’ex dittatore vivrà con la sua famiglia nel lusso all’ombra del Cremlino (FIRSTonline)
Di assodato, c'è ora che Bashar al-Assad ha trovato asilo in Russia, anche se ufficialmente non si sa dove. Tutti gli altri gerarchi del suo regime – dai comandanti dell'esercito ai vari dirigenti dell'intelligence e ai capi delle milizie filo-Assad dei Shabbiha – sono in luoghi presunti, ancora da verificare. (Avvenire)
LONDRA – È fuggito all’ultimo momento con la moglie Asma e i figli, su un volo cargo russo che ha spento perfino il radar di bordo per non rischiare di venire identificato e potenzialmente dirottato o addirittura abbattuto. (la Repubblica)
Lo riporta l’agenzia Reuters, citando quattordici persone a conoscenza dei fatti.Poche ore prima della sua partenza per Mosca, il presidente ha addirittura assicurato, durante un incontro con una trentina di dirigenti dell’esercito e dei servizi di sicurezza, che gli aiuti militari russi erano imminenti e li ha esortati a resistere, ha riferito l’agenzia citando uno degli agenti presenti che ha richiesto l’anonimato. (Agenzia askanews)
E anche il Cremlino, che sembra voler prendere le distanze dalla disfatta del suo alleato, non ha voglia di pubblicizzare troppo la presenza del suo 'ingombrante' ospite, mentre inizia a costruire legami con i nuovi uomini al comando della Siria nel tentativo di mantenere le sue basi nel Paese. (Adnkronos)
Una consapevolezza, questa, maturata nei giorni precedenti la conquista di Damasco da parte dei ribelli. I suoi appelli affinché il Cremlino intervenisse in difesa del regime, tuttavia, sono rimasti inascoltati. (Corriere del Ticino)