Autonomia, il Nord non aspetta Zaia: prendiamo tutte le materie
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Da ieri mattina la Consulta è in camera di consiglio per decidere sui quattro ricorsi contro la legge Calderoli sull’Autonomia differenziata. Puglia, Campania, Sardegna e Toscana hanno mosso circa 50 rilievi di costituzionalità alle norme approvate a giugno, difese invece da Palazzo Chigi e dal blocco composto da Lombardia, Veneto e Piemonte che ne hanno già chiesto l’applicazione sulle prime nove materie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri media
Minuti per la lettura Autonomia differenziata, per il decreto spacca Italia arriva l’ora della verità: da oggi la Camera di consiglio per l’esame dei ricorsi; Lega in pressing sulla consulta (Quotidiano del Sud)
Prima del referendum sarà la Consulta a pronunciarsi sull'Autonomia differenziata e su possibili profili di incostituzionalità della legge Calderoli. (ilgazzettino.it)
Le Regioni di centrosinistra contestano la legge nella sua interezza e in alcune specifiche disposizioni, mettendo in discussione l’interpretazione dell’articolo 116 della Costituzione sull’attribuzione di ulteriori forme di autonomia. (Orizzonte Scuola)
Ma nelle ore cruciali del “conclave” della Consulta sull’Autonomia differenziata, coi giudici in camera di consiglio a decidere sulle questioni di legittimità costituzionale sollevate dai ricorsi di Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, un filo di inquietudine potrebbe turbare l’ostentata serenità del governo, e in particolare della Lega. (la Repubblica)
La Corte Costituzionale ha ammesso gli interventi delle regioni del nord. Il Presidente Luca Zaia: “Difenderemo la legge e le sue ragioni”. (TG Padova)
I reclami sulle questioni di costituzionalità riguardanti la legge sono stati sollevati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania (LAPRESSE)