Capitale Europea Cultura, Fulvi (Pd) replica a Carloni: «Parole irricevibili su Pesaro»
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PESARO – Polemiche sulla capitale della Cultura Europea 2033, Rosetta Fulvi, segretaria provinciale Pd replica al deputato Mirco Carloni. «Mirco Carloni che, per difendere la propria parte politica, si dimentica dei marchigiani e giustifica l’indifendibile. Perché Carloni non sostiene la candidatura di Pesaro e Urbino a Capitale Europea della Cultura 2033, preferendo la scelta del Governatore delle Marche Acquaroli verso il Comune di Norcia a cui addirittura devolve 40.000 euro? Eppure Carloni – continua Fulvi – i voti li ha presi dai cittadini nella provincia di Pesaro e Urbino e oggi con una gran disinvoltura tradisce il proprio territorio. (Centropagina)
La notizia riportata su altre testate
Matteo Ricci, prima di tutto una curiosità: perché finora è rimasto in silenzio su questa storia della Regione Marche che sostiene Norcia capitale europea della cultura 2033? “Ho condiviso le prese di posizione di altri esponenti a iniziare dalla consigliera Micaela Vitri, poi ho cercato di capire meglio cosa avessero combinato in Regione e, purtroppo, questa sciatteria non mi sorprende”. (il Resto del Carlino)
Ma ora che spunta anche un sostegno economico, servirà almeno un supplemento di spiegazioni. Il governatore Francesco Acquaroli ci ha provato in tutti i modi a far passare come una cosa normale il sostegno morale della Regione alla candidatura di Norcia come capitale europea della cultura 2033. (il Resto del Carlino)
Quel trono al quale ambiscono – e lo hanno detto anni fa – Pesaro e Urbino. Ogni giorno ne spunta fuori una, in questa storiella della Regione Marche che tira la volata a una cittadina umbra per portarla sul trono di Capitale europea della cultura 2033. (il Resto del Carlino)
L’importo aggiuntivo verrà ripartito tra i Comuni interessati sulla base del criterio della spesa storica, ferme restando le percorrenze annue registrate. A prevederlo è una delibera della Giunta della Regione Lazio, approvata su proposta dell’assessore alla Mobilità e Trasporti, Fabrizio Ghera. (Frosinone News)
Nel derby (poco culturale e molto elettorale) umbro-marchigiano formato pastrocchio delle candidature a Capitale europea della cultura 2033 succede addirittura che l’ubiqua Urbino stia sia dall’una che dall’altra parte: con la marchigiana Pesaro, Capitale italiana della cultura 2024 in procinto di lanciare la candidatura bis in chiave europea e in perfetta solitudine, ma anche con l’umbra Norcia e la sua Civitas Appenninica, con la quale invece s’è schierata a sorpresa nientemeno che la Regione Marche, peraltro non solo formalmente (una delibera di giunta “senza impegno di spesa”), ma infilando in bilancio un contributo “manina” di 40mila euro direttamente al Comune umbro. (il Resto del Carlino)
È quanto sta accadendo nelle Marche, regione modello del governo Meloni. Finanziare un comune fuori regione per sostenerlo nella candidatura a capitale europea della cultura, nonostante sul proprio territorio concorra già una provincia, costituita da due comuni, quelli di Pesaro e Urbino (Il Fatto Quotidiano)